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Cresce il fenomeno dei Cyber-Pusher

Cresce il fenomeno dei Cyber-Pusher

C’è un discorso molto serio da fare in Italia sull’opportunità di acquistare farmaci online. Come in molti settori nati di recente dalla globalizzazione al momento vige l’assoluto far west e non si può credersi al sicuro perché nel nostro paese è tutto controllato e regolamentato, in quanto nel web è perfettamente legale vendere un farmaco da un paese in cui è normativamente corretto, ma che invece nel nostro paese è vietato perché magari cancerogeno o comunque dannosissimo se preso senza consultare il medico sulle quantità e sul momento migliore in cui prenderlo.

Il problema è che oggi tutti credono di potersi prescrivere da soli dei farmaci in base alle conoscenze acquisite a scuola o addirittura, peggio ancora, con quello che viene detto in televisione o reperito in siti in cui dilettanti allo sbaraglio danno pareri azzardati senza neanche conoscere bene i singoli casi. Tutto ciò provoca danni incredibili e a dirlo sono i veri “esperti”.

Secondo il comandante dei Nas Cosimo Piccinno, intervenuto su un dibattito sulla proliferazione dei farmaci illegali: “i farmaci non si comprano online perché se opportunamente verificati risulta che il 96% di essi sono illegali o comunque venduti in modalità illegali che possono nuocere alla salute di chi li acquista piuttosto che aiutarlo. Bisogna tenere presente che è assolutamente pericoloso comprarli con “autoprescrizione” in quando solo i medici hanno la capacità di discernere quando certe sostanze possono fare un effetto benefico“.

In verità la maggior parte dei farmaci acquistati online sono di quelle categorie per cui un compratore generalmente si vergogna di chiedere in farmacia: cioè di farmaci per curare l’impotenza maschile oppure farmaci anoressizzanti che troppo spesso vengono acquistati anche da minorenni armati di carta di credito di ignari genitori.

Quello che la maggior parte degli utente che acquista farmaci online non riflette prima di operare questa scelta è che c’è un’assoluta mancanza di controllo. Secondo i dati 1 volta su 3 la merce acquistata non arriva in quanto il sito è solo uno specchietto per le allodole che apre e chiude ciclicamente cambiando dominio e spostandosi di paese in paese per evitare le conseguenze legali, mentre il 67% dei farmaci comprati online viene prodotto con norme di sicurezza assolutamente insufficienti.

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