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Costa Concordia: salvate tre persone, ancora 36 i dispersi

Costa Concordia: salvate tre persone, ancora 36 i dispersi

Continua inesorabile la corsa contro il tempo per salvare alcuni dei dispersi coinvolti nel naufragio della nave da crociera Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio. Due persone che erano a bordo della nave non risultavano tra quelle soccorse e identificate si sono presentate a Roma presso un ufficio delle forze dell’ordine, come reso noto dal Prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. Si tratterebbe di una coppia sudcoreana di 29 anni in luna di miele. I due sono stati tratti in salvo dai soccorritori che hanno sentito le loro voci all’interno della cabina. La coppia è in buone condizioni di salute e si è presentata in Prefettura con altri due connazionali e che evidentemente ieri erano riusciti a salire a bordo dei pullman senza essere identificati. Anche gli altri connazionali erano a bordo della nave, ma risultano in base ai controlli già identificate.

Il prefetto Linardi ha spiegato che confrontare gli elenchi delle persone a bordo della nave e quelle già identificate è un’operazione alquanto complessa, in quanto, essendoci molti stranieri, potrebbero esserci errori nella trascrizione dei loro nomi.  Anche una terza persona è stata raggiunta ed identificata: si tratta di un membro dell’equipaggio, il capo commissario di bordo Marrico Giampetroni. Le operazioni per trarre in salvo l’uomo, che ha riportato una frattura alla gamba, sono state alquanto complesse. Il commissario è stato individuato grazie ai rumori uditi dai vigili del fuoco durante l’ispezione della nave. Secondo i dati ufficiali e considerando i 3 sopravvissuti, il numero dei dispersi scende ora a 36 e i soccorritori sono fiduciosi nel contare di ritrovarne altri, sebbene si teme che ad aver avuto la peggio possano essere alcuni membri dell’equipaggio: soprattutto coloro che lavorano nelle cucine e nelle lavanderie, ovvero nella parte della nave a maggior contatto con il fondo marino. Nel frattempo il Procuratore capo di Grosseto Francesco Ferusio ha dichiarato: “La manovra della nave non doveva essere quella. Inoltre purtroppo devo confermare che il comandante non è stato l’ultimo ad abbandonare la nave. Stiamo valutando eventuali altre responsabilità”.

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