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Chiavi a brugola: caratteristiche e raccomandazioni per l’uso

Chiavi a brugola: caratteristiche e raccomandazioni per l’uso

Semplici e leggere, sottili ed estremamente efficaci, le chiavi a brugola sono uno strumento che ormai si trova nelle case di tutto il mondo. Nonostante il loro design esile, questi strumenti sono in grado di sopportare grandi sforzi e di svolgere lavori pesanti.

E sebbene possano sembrare tutte uguali, basta esaminare con attenzione per capire che nella realtà dei fatti non lo sono affatto.

Nell’articolo di oggi ti parliamo delle chiavi a brugola e delle loro caratteristiche, dei modelli che esistono sul mercato e di come usarli al meglio.

chiavi a brugola

Lo strumento e le sue specifiche

Le chiavi a brugola sono degli attrezzi sottili con una sezione esagonale usati per allentare e serrare gli elementi di fissaggio che presentano sulla testa l’apposito foro, anch’esso esagonale, in cui inserire la chiave.

Lo strumento è davvero semplice e, come puoi vedere cliccando qui, nella maggior parte dei casi è interamente composto da una barra metallica che deve avere determinate caratteristiche tecniche per far sì che riesca a resistere agli sforzi, agli urti e all’usura.

Le chiavi a brugola hanno un’elevata capacità di coppia perché le facce dei profili corrispondono perfettamente. Ciò rende questi attrezzi dieci volte più efficaci dei normali cacciaviti e di alcuni tipi di chiave con ganasce capaci di afferrare dadi e bulloni dall’esterno.

Per cosa si usano le chiavi a brugola

Le chiavi a brugola vengono ampiamente impiegate principalmente nel campo delle costruzioni per la produzione di telai portanti, per il rinforzo di materiali da costruzione, ecc. Grazie alla loro resistenza e alla forma maneggevole, le brugole permettono di produrre griglie per finestre, recinzioni per balconi, strutture decorative, ecc.

Ma non è tutto: questi attrezzi sono talmente versatili che si usano anche nel settore dell’ingegneria meccanica, nell’aviazione e nella costruzione navale, nella produzione di attrezzature mediche e alimentari e nel settore del mobile, come ci insegna IKEA che ha addirittura chiamato “Brugole” i punti che si ottengono acquistando online sul loro sito Internet.

Materiale, dimensioni e peso

Nella maggior parte dei casi, le chiavi a brugola sono realizzate in leghe di acciaio ad alta resistenza, mentre a volte, vengono usate leghe di cromo vanadio o cromo molibdeno. La condizione principale è che il prodotto risulti resistente a determinati carichi e soddisfi gli standard stabiliti.

In presenza di una maniglia, questa viene prodotta con plastica morbida ad alta resistenza o in gomma ergonomica, in grado di adattarsi al palmo della mano.

Questi strumenti variano in dimensioni e peso. In totale, sono previste 15 opzioni di produzione differenti solo per il modello standard a “L”. Sul mercato sono disponibili modelli di brugola con un diametro compreso tra 0,7 e 46 mm, ma non esistono standard che ne regolino la lunghezza o le proporzioni.

Le forme delle chiavi a brugola

Le chiavi a brugola più comuni sono quelle che prendono il nome di “Inbus” per gli esperti del settore che deriva dal tedesco “Innensechskantschraube Bauer und Schaurte”. Si tratta del modello più semplice che può essere usato per lavorare su qualsiasi elemento di fissaggio dotato di un foro con profilo esagonale.

Ogni professionista che si rispetti ha nel proprio arsenale un set di queste chiavi che, solitamente, vengono vendute in gruppi di 12 o 15 per coprire tutte le possibili dimensioni.

A volte, i set di chiavi a brugola sono organizzati come una sorta di coltellino svizzero; ciò consente di selezionare ed estrarre rapidamente lo strumento corrispondente a ciascun dispositivo di fissaggio specifico, da quelli più grandi, fino a quelli minuscoli usati, ad esempio, negli smartphone pieghevoli.

Al contrario, le brugole a “T” sono più rare e vengono impiegate quando è necessario applicare una forza maggiore per avvitare o svitare gli elementi di fissaggio.

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