La guardia di Finanza ha svelato la truffa sul test effettuato da Luis Suarez all’Università di Perugia e che vede coinvolto in prima persona il legale della Juventus.
Sono emerse infatti diverse intercettazioni che evidenziano un accordo tra l’avvocato Maria Turco, che lavora nello studio di Luigi Chiappero, legale della Juventus, e Simone Olivieri, direttore generale dell’Università di Perugia. Stando alle ultime intercettazioni il legale aveva assicurato che avrebbe portato nell’ateneo di Perugia altri calciatori stranieri con necessità di ottenere il certificato per la cittadinanza italiana. Per ora la guardia di Finanza sta lavorando per un caso evidente di corruzione, ma sono in ballo altri controlli della giustizia sportiva per capire se possano esserci anche degli illeciti disciplinari.
Il coinvolgimento diretto da parte della Juventus
Il punto centrale di questa vicenda è che la Juventus avrebbe garantito lustro e vanto all’Università di Perugia, garantendogli l’arrivo di altri calciatori stranieri, in cambio di un rapido esame per il livello B1 da far brillantemente superare a Luis Suarez. L’attaccante uruguaiano si è presentato per un vero e proprio blitz a Perugia lo scorso 17 settembre ed in poco tempo è riuscito ad ottenere questo certificato necessario per la cittadinanza italiana. Dietro a tutto ciò ci sarebbe la Juventus che era pronta a tesserare proprio il calciatore, considerato un extracomunitario e per questo non acquistabile prima dell’ottenimento del passaporto italiano.
Esame di Suarez concordato precedentemente
La situazione poi si è nettamente complicata, con l’ingresso in gioco della guardia di Finanza che ha scovato diverse intercettazioni che lasciano davvero pochi dubbi su come si sia svolta l’intera vicenda. Addirittura questo tipo di esame doveva essere svolto il 22 settembre, ma la Turco era riuscita ad anticipare i tempi per velocizzare l’intero processo. Per non dare nell’occhio l’Università di Perugia aveva consentito anche ad altri quattro stranieri di svolgere lo stesso esame durante quel giorno.
Il problema è però che dalle intercettazioni risulta come in realtà l’esame svolto da Suarez fosse stato già concordato, insomma il calciatore aveva imparato a memoria tutte le risposte dell’esame. A questo punto le prove risultano essere schiaccianti, ma bisognerà inevitabilmente interrogare anche Suarez per capire cosa gli fu detto sull’intero iter per ottenere la cittadinanza italiana.