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Bullo chiede il pizzo per entrare in classe: arrestato

Bullo chiede il pizzo per entrare in classe: arrestato

Il fenomeno del bullismo è in costante crescita nelle società avanzate e l’Italia non fa eccezione, dove pure ha un incremento minore che altrove per una presunta maggiore importanza della famiglia nel nostro paese. Il bullismo è una problematica che investe due tipi di ragazzi: il perseguitato naturalmente, ma anche il bullo stesso.

I ragazzi colpiti dai bulli sono spesso solo dei ragazzi normali, ma meno forti o magari meno coesi con un gruppo e pertanto più vulnerabili agli attacchi di questi soggetti, mentre i bulli sono soggetti problematici fin dall’inizio. Di solito ci sono due tipi di bulli, quelli solitari e quelli in gruppo.

Di un bullo solitario si tratta nel nuorese, dove uno studente delle scuole medie avrebbe preteso una specie di pizzo, di un pedaggio insomma, dai suoi compagni per entrare a lezione. In caso di risposta negativa rispondeva con botte e distruzione di oggetti del malcapitato coraggioso. Il caso è venuto alla luce solo dopo che alcuni ragazzi avevano raccontato l’accaduto ai genitori dopo essere tornati a casa con qualche livido o senza soldi.

Il bullo non pretendeva troppo e basava la sua strategia di guadagno sul gruppo, chiedeva infatti solo 1 euro ad ogni compagno di classe, ma ripetendo questo atteggiamento ogni giorno con ogni compagno di scuola si intascava una piccola rendita.

Adesso è stato denunciato e sospeso dall’istituto che frequentava, verrà affidato quanto prima ad una comunità allogio. A Nuoro il caso è stato monitorato dall’Osservatorio Nazionale sul Bullismo, che ha riscontrato tutti i tipici elementi di questo fenomeno e si è attivato per consigliare i genitori del ragazzo su come correggerne il comportamento.

Questi, secondo le indiscrezioni, non sono affatto persone violente (spesso si pensa che i bulli si comportino in modo violento per imitare un analogo trattamento in casa); anzi, si sono molto dispiaciuti per il comportamento del figlio ed hanno chiesto scusa a suo nome per i danni causati ai compagni di scuola.

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