Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha parlato sul palco di “Finalmente Sud” che si è svolto a Napoli durante il secondo atto del “Big Bang” organizzato da Matteo Renzi alla stazioni Leopolda di Firenze. Il leader dell’opposizione ha risposto un po’ alle frasi del sindaco toscano cercando diplomaticamente di dirgli: giovani? Se se non trattano i vecchi da asini se ne potrebbe anche parlare!
“Bisogna ripartire dai giovani, ma guai a un ricambio senza cambiamento, guai a un ricambio secondo lo slogan: “vai via tu che arrivo io che son più giovane”. Non si può dar l’idea che un giovane per andare avanti deve scalciare, deve insultare. Non so a chi si riferisca, io non sono un asino e non scalcio, non sono a disposizione di una corrente.” Queste le parole un po’ stizzose, un po’ sulla difensiva di Bersani in risposta alle forti affermazioni del sindaco di Firenze che chiede veementemente spazio per i giovani alla guida dei partiti e quindi anche del paese.
Insomma il concetto sarebbe che i giovani devono subentrare in un sano ricambio generazionale, ma buttare questo ricambio in una distinzione politi giovani e politici vecchi è solo una “stupidaggine di dimensioni cosmiche”. Non si può quindi accettare un giovane che per andare avanti deve scalciare ed insultare, non in un contesto familiare e di squadra, secondo Bersani.
Renzi però non si fa saltare la mosca al naso e replica in conferenza stampa: “osa mi aspetto risposte sui contenuti e se c’è da rispondere a qualcuno lo farò nei prossimi giorni. Non stiamo rompendo il Pd, qui stiamo parlando di cose concrete di contenuti e farmi passare come un marziano funziona poco. L’anno scorso abbiamo fatto la rottamazione, abbiamo chiuso parlando di rottamazione, una cosa che sembrava impossibile: dopo un anno sulla rottamazione ci sono ancora tutti.”