Nonostante il monito di Napolitano, resta ancora acceso lo scontro sulla giustizia. Silvio Berlusconi ha rilasciato un’intervista a “Panorama” nella quale è tornato ad attaccare duramente la magistratura, che, ha affermato, “si è trasformata da ordine dello stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile“. E, alla domanda se tema una condanna definitiva, il Cavaliere ha risposto: “Corre voce che nel palazzo di Giustizia di Milano si parli espressamente e senza vergogna di un’ “operazione “Craxi2“. Non sono riusciti a eliminarmi con il mezzo della democrazia, le elezioni, e ora tornano a provarci attraverso questo uso della giustizia a fini di lotta politica“.
Berlusconi ha poi fornito la sua versione riguardo il caso del senatore De Gregorio, che aveva detto di essere stato pagato tre milioni di euro per passare dall’Idv al Pdl, contribuendo così a far cadere il governo Prodi nel gennaio 2008. Per il Cavaliere, che per questa vicenda è indagato per corruzione dalla Procura di Napoli, De Gregorio aveva chiesto dieci milioni di euro a vari parlamentari del Pdl, e visto il loro rifiuto aveva minacciato di andare dai magistrati a “raccontare menzogne“. Berlusconi ha quindi aggiunto: “Mi chiedo perchè, pur sapendo già la risposta, i pm, anzichè chiedere il giudizio immediato, non abbiano fatto le opportune investigazioni, che avrebbero dimostrato fin da subito l’assurdità delle dichiarazioni di De Gregorio. Questo è il solito metodo usato “ad personam Berlusconi” da venti anni a questa parte da certi pubblici ministeri”.
Dal Pd, invece, Maurizio Migliavacca, in un’intervista a Sky Tg24, ha risposto così ad una domanda sulle vicende giudiziarie dell’ex premier: “Se in Parlamento arrivasse una richiesta d’arresto per Silvio Berlusconi e gli atti fossero corretti e fondati, il Pd non avrebbe alcuna preclusione a dire si. Noi rispettiamo il lavoro dei magistrati“. Il segretario del Pdl Angelino Alfano, in una nota, ha contrattaccato:
“L’ipotesi della sinistra è fin troppo chiara: dichiarare ineleggibile il presidente Silvio Berlusconi e sollecitare quella parte di magistratura politicizzata ad avanzare l’assurda richiesta di provvedimenti restrittivi a carico del leader di dieci milioni di italiani, preannunciando-sia il Partito Democratico che Grillo- che ne voteranno l’autorizzazione in Senato. Il Popolo della Libertà ha ben chiaro questo progetto ed è determinato a reagire con tutte le forze contro questo disegno inaudito“.
Lunedì scorso, il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, rispondendo a chi gli chiedeva se il M5S avrebbe votato per un’autorizzazione a procedere nei confronti di Berlusconi, aveva affermato: “La risposta è si. Ovviamente”, e aveva aggiunto: “Voteremo anche per l’ineleggibilità di Berlusconi perchè è concessionario di servizio pubblico“. Dalla Procura di Napoli, però, il procuratore Giovanni Colangelo ha spiegato: “La procura non ha formulato alcuna misura di arresto o di altra misura cautelare a carico del senatore Silvio Berlusconi”.