Accadde tutto nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, all’improvviso, quasi come se fosse un film. E’ il 1961 e i cittadini di Berlino assistettero a dei lavori in corso nella città, che si sarebbero trasformati in una delle pagine più vergognose della storia d’Europa: la creazione del muro di Berlino, che avrebbe spaccato in due, sino al 1989, la città.
Nel corso degli anni ben 137 furono le persone uccise per aver tentato l’attraversamento. La commemorazione per i 50 anni della creazione del muro è oggi iniziata con un minuto di silenzio ed il primo a parlare è stato il Presidente della Repubblica, che ha proprio ricordato il sacrificio delle vittime che tentarono di fuggire dalla Repubblica Democratica, attraversando il muro.
Ricordiamo che il muro della vergogna fu eretto come simbolo della Cortina di Ferro, linea di confine europea tra la zona d’influenza statunitense e quella sovietica durante la Guerra Fredda. Dopo lo smantellamento della Cortina di ferro, si ritenne inutile anche il muro che pertanto venne abbattuto dopo ben 28 anni , nel 1989.
Come ha ricordato il Presidente tedesco la libertà alla fine è invincibile e il ricordo dell’ingiustizia del muro della vergogna ci incita a non lasciar soli coloro che combattono in nome della libertà e dei diritti umani.