La satira di Maurizio Crozza continua a colpire e soprattutto a centrare quelli che sono gli argomenti più scottanti della settimana con il consueto humor volto ad offrirci notevoli spunti di riflessione. Il comico genovese apre la puntata di Ballarò parlando dell’ascesa politica di Beppe Grillo, dato nei sondaggi a 7 punti percentuale. Crozza si rivolge a Nando Pagnoncelli, presidente di IPSOS, per avere una conferma. 7 e mezzo per la precisione. 7 e mezzo? Roba per la quale, secondo il comico Francesco Rutelli sarebbe capace di vestirsi da Gladiatore andando a manifestare sotto il Colosseo. Il tutto per poi passare a parlare dell’ex ministro Scajola. Non manca anche un accenno al tema dei rimborsi elettorali, per il quale l’Italia invoca chiarezza e trasparenza, ma in studio è presente il leghista Roberto Cota e quindi l’argomento prevedibilmente si sposta sullo scandalo che ha investito tutta la Lega Nord.
Bossi grida al complotto. Anche Crozza vorrebbe un complotto del genere ai suoi danni. “Per Bossi comunque si è trattato di un complotto. Un complotto è quello dell’assassinio di Kennedy, non è che a Dallas gli hanno ristrutturato il terrazzo. Vorrei anche io avere dei complotti così…vorrei tanto comprarmi un trilocale ma non ho i soldi, dovrei farmi un mutuo… ma quale mutuo ma fatti un complotto!”. La risata del pubblico in studio si accompagna all’espressione sbigottita di Cota.
In chiusura Crozza si cimenta per la prima volta nell’imitazione del Governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni, al centro di uno scandalo che lo vedrebbe essere stato protagonista di una vacanza pagata dall’imprenditore Pierangelo Daccò, in carcere per il crack dell’ospedale San Raffaele di Milano. Ma il governatore non ricorda, ha bisogno di consultare la sua agenda, cercando di deviare l’argomento e centrando l’attenzione sull’eccellenza della regione Lombardia. Non vi resta che gustarvi la copertina nel video che segue: