Immancabile come sempre la consueta copertina satirica di Ballarò, curata da Maurizio Crozza. I primi ad essere colpiti dalla pungente ironia del comico genovese sono due “pezzi storici” della politica del calibro di Tremonti e Fini, ospiti nel salotto della trasmissione condotta da Giovanni Floris.
Rivedere Tremonti a Ballarò è come rivedere Schettino su una nave da crociera… Fini, lo sa che Pagnoncelli i conti di Fli li fa a mano? Su una mano… Lei era di destra, ora di centro… stia attento, perchè se molla anche Monti, il prossimo con cui allearsi è Vendola eh: “voglio sposarmi con Fini!”.
Colpito, ovviamente anche Silvio Berlusconi, onnipresente in tv:
Giovanni mi devi spiegare cosa gli hai fatto a quell’uomo lì… hai testimoniato a favore di Veronica nella causa di divorzio? Stai con Veronica? L’ho visto dappertutto, fare qualunque cosa: spolverare la sedia di Travaglio, corteggiare la D’Amico, scambiare Giletti per un giornalista, ha anche colpito un giornalista con un cartello… ma non poteva venire qui? Poteva fare un gavettone a Pagnoncelli, scrivere nei bagni ‘Bersani mangia i bambini’, invitare a cena la Annunziata… invece chi inviti tu? Tremonti e Fini, ancora…
Di contro, parole (ironiche) di esaltazione nei confronti del leader del Pd, Pierluigi Bersani:
Vorrei fare i complimenti a Bersani per la sua campagna, che è perfetta: è immobile, non dice niente….C’è stato panico nel Pd dopo che Bersani ha fatto l’appello al voto utile: gli iscritti al partito non sanno più per chi votare.
Significativa anche una riflessione sulla compenetrazione tra politica e spot pubblicitari. Crozza si domanda:
Ormai se accendi la tv, o vedi una pubblicità o vedi un candidato. A volte mi chiedo, ma è La Russa che è schiavo del muco? E’ Berlusconi che è inseguito dagli omini gialli del colesterolo? E’ Monti che ha la pancia che ride?