Torna puntuale come sempre l’appuntamento del martedì sera con Ballarò e la sempre attesa copertina satirica di Maurizio Crozza. Il comico genovese riserva il suo intervento d’apertura in primis all’ex Premier Silvio Berlusconi e all’uveite, motivo di legittimo impedimento a comparire in aula per il processo Ruby.
Giovanni caro, vorrei iniziare rendendo omaggio ad un uomo che ha aiutato il paese a diventare più colto: l’avvocato Ghedini. Uveite: non la conosceva neanche Luciano Onder. Quante espressioni nuove ci ha insegnato Ghedini: utilizzatore finale, legittimo impedimento, nipote di Mubarak… Non sa più cosa inventarsi: legge Cirielli, lodo Alfano, processo breve, processo lungo, processo macchiato, freddo, in tazza grande… quando un avvocato arriva all’uveite farebbe prima a dire ‘guarda, ti metto la lima dentro la torta’.
Continua Crozza, davvero inarrestabile stasera:
Alfano, Cicchitto e Gasparri sono andati al Quirinale per lamentarsi dei processi a Berlusconi;Napolitano, quando li ha visti arrivare, ha telefonato in India ed ha previsto uno scambio con i due marò. Prestigiacomo, ieri, vedervi tutti e 150 del Pdl cantare l’inno d’Italia, davanti al palazzo di giustizia di Milano, a me ha emozionato.
La stessa emozione che mi ha dato la risonanza magnetica, lo stesso suono… sembrava il pubblico di Forum. Tutti cantavano! Anche Razzi, ma le parole le ha un po’ cambiate: ‘Amico d’Italia, l’Italia mi detesta, che cazzo me ne fotte, io c’ho il vitalizio, dov’è Scilipoti, mi compro una chroma, che poi paga Roma, io mai me ne andrò!’. Sembrava la scena finale del Caimano: Moretti aveva previsto la fine del Caimano e la fuga del Papa; ma cos’è, un regista o il polpo Paul.
Questo e molto altro nella copertina che vi proponiamo di seguito: