Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Astronomia, arrivano le stelle cadenti di primavera

Astronomia, arrivano le stelle cadenti di primavera

 

Arrivano le stelle cadenti di primavera: appuntamento con le Eta Aquaridi, le stelle che nascono dalla scia di polveri lasciata dalla cometa di Halley che arriva nelle regioni interni del Sistema Solare ogni 75 anni. 

La scia è cominciata a metà aprile e proseguirà fino a metà maggio e il picco è previsto fra la notte del 5 e del 7 maggio: le condizioni poi sono particolarmente favorevoli dato che non ci sarà neppure la luce della Luna a rovinare l’osservazione delle stelle cadenti. 

Lo ricorda l’Unione Astrofili Italiani (Uai) nel suo sito spiegando anche che questo sciame produce un buon numero di meteore, soprattutto nell’emisfero australe, dove il radiante riesce a raggiungere un punto molto alto sull’orizzonte. 

Le stelle cadenti primaverili si chiamano anche Eta Aquaridi perché il punto da cui sembrano scaturire, chiamato radiante, coincide con la costellazione dell’Aquario. 

Le Aquaridi offrono lo spettacolo migliore soprattutto nell’emisfero del Sud: se ne possono ammirare anche 35 all’ora e con un picco di poche ore il 6 maggio. Nell’emisfero Nord, il nostro, se ne vedono di meno perché il radiante resta basso sull’orizzonte fino a mezzanotte e si alza prima dell’alba. Insomma, per godersi le Eta Aquaridi è meglio allora essere mattinieri e osservare il cielo nell’orario compreso fra le 4 del mattino fino all’inizio del crepuscolo mattutino.

Le regioni italiane più favorite nell’osservazione saranno quelle meridionali. 

Non mancheranno altri appuntamento con il cielo: il 18 maggio, appuntamento con la Luna Blu, la terza luna piena in una stagione con quattro lune piene, così definita perché estremamente rara. 

 

photo credits | thinkstock

Lascia un commento