Amanda Knox è tornata a casa. A Seattle una folla di persone e giornalisti si sono radunati per accoglierla nel suo ritorno in America. Finisce per lei l’incubo dei 25 anni di carcere che rischiava di scontare se la sentenza del secondo grado della corte di Perugia non l’avesse assolta per l’omicidio della sua compagna di stanza Meredith Kercher.
Amanda, che ha oggi 24 anni, è arrivata all’eroporto internazionale di Tacoma poco dopo le 17, ora locale, ed è stata immediatamente assalita da una folla festante di suoi sostenitori, molti dei quali con cartelloni e grida di benvenuto. Numerose le televisioni locali e nazionali presenti all’arrivo. “I miei genitori mi stanno ricordando di parlare inglese perchè è un problema, sono sopraffatta in questo momento, mentre guardavo giù dall’aereo vedevo realizzarsi un sogno che ormai non speravo di più di vivere. Adesso voglio solo tornare a vivere la mia vita, solo questo.”
Amanda ha spiegato questo ai giornalisti ed ha poi ringraziato sentitamente tutti coloro che hanno creduto alla sua innocenza. I Knox hanno poi salutato tutti per riportare la loro figlia a casa. Ha continuato l’intervista Anne Brenner, avvocato di Seattle e portavoce degli “Amici di Amanda Knox” (associazione che ha raccolto fondi per dimostrare l’innocenza dell’americana). L’avvocato ha riferito che secondo la famiglia, dopo 4 anni di carcere, Amanda desidera solo barbecue all’aperto, giocare a calcio e rincontrare tutti i suoi vecchi amici.
Sarà però soltanto questione di tempo prima che la si riveda nei talk show americani, molti dei quali stavano già tramando ingaggi milionari perchè la ragazza raccontasse la propria storia in esclusiva. Alcuni stavano perfino preparando il terreno per un reality della prigionia in caso di condanna! Insomma, per Amanda sarà pure la fine di un incubo, ma per il circo mediatico che approfitta delle tragedie per aumentare l’audience siamo, purtroppo, solo al principio.