Una brutta storia di abusi sessuali terminata con una sentenza esemplare. Roberto Y. filippino di 41 anni, è stato condannato a 7 anni di reclusione dai giudici della settima sezione penale del tribunale di Roma per aver abusato ripetutamente della figlia tra il 2003 e il 2008, quando era ancora minorenne. L’uomo oltre ad aver perso la potestà genitoriale, dovrà versare come risarcimento alla figlia, ora 21enne, la somma di 30 mila euro.
La sentenza del tribunale ha tenuto conto di tutte le circostanze aggravanti, inasprendo la pena di ben due anni rispetto alle richieste del pm. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenne. L’indagine è scaturita dalla denuncia della ragazza, fuggita di casa nel 2009, stanca delle continue “attenzioni” del genitore.
La vittima degli abusi era stata fino a 6 anni nelle Filippine con i nonni, poi insieme al padre venne in Italia per ricongiungersi con la madre, impegnata come collaboratrice familiare. Da quel momento erano iniziati i maltrattamenti da parte del genitore culminati in veri e propri atti sessuali, una volta sopraggiunta l’età adolescenziale della figlia. Oggi la condanna dei giudici romani.