Se vi siete sempre chiesti qual è il segreto per ottenere un pesto alla genovese da leccarsi i baffi, il segreto è presto svelato. Nel mortaio oltre a basilico, pinoli e olio deve andarci anche un pizzico di marijuana. Ebbene sì, parola di Don Andrea Gallo. L’uomo ha stupito tutti i partecipanti al 5° campionato del mondo di pesto al mortaio che si è svolto in Via del Campo (resa celebre dall’omonima canzone di Fabrizio De André), nei vicoli di Genova (città per eccellenza del pesto), rivelando quello che è il suo leccornioso segreto.
Il Don, microfono alla mano, ha lanciato un appello alle persone presenti ad aggiungere un pizzico della famosa “erba” per rendere più succulento il pesto. D’altro canto l’invito proviene da un Don che gestisce insieme ai suoi ragazzi un ristorante, “La Lanterna”, di fronte al Terminal Traghetti a Di Negro, dove sembra che si mangi anche bene e il pesto figura nel menù. Pertanto il suo consiglio potrebbe essere presto seguito dagli amanti della buona cucina.
A partecipare al campionato mondiale di pesto al mortaio c’erano parecchi volti noti dell’hinterland ligure, tra cui il vincitore. Parliamo di Vittorio Scalzi, ex componente dei New Trolls, che però non ha annoverato la marijuana tra gli ingredienti del suo buonissimo pesto. Che l’agognata liberalizzazione delle droghe leggere possa essere utilizzata a scopi culinari? Staremo a vedere.