Potrebbe essere definito davvero un autentico dramma dell’universo. Parliamo del fenomeno al quale hanno assistito gli astronomi dell’Università Johns Hopkins di Baltimora che in tempo reale hanno osservato un gigantesco buco nero divorare ed assorbire una stella, salvo poi ricostruire l’evento al computer. La maggior parte degli astronomi è concorde nel ritenere che al centro delle galassie si trovino innumerevoli buchi neri, pari a milioni di masse solari. Questi, fintanto che nessun corpo si avvicina, vivono una sorta di lungo letargo. Però, nel momento in cui una stella si avvicina troppo ad un buco nero, si innesta un’irresistibile attrazione gravitazionale che risulterà essere fatale per il corpo celeste in questione.
Secondo la rivista Nature, gli astronomi di Baltimora avrebbero assistito ad un evento molto raro. Il corpo celeste, probabilmente una gigante rossa, ruotava troppo vicina ad un buco nero dal quale è stata squarciata per effetti mareali. Edo Berger, del Centro di astrofisica americano Harvard-Smithsonian di Cambridge nel Massachusetts, ha così commentato la straordinaria scoperta: “Abbiamo assistito in tempo reale alla morte di una stella e alla sua digestione”. Gli esperti ritengono che un fenomeno del genere abbia luogo solo una volta ogni 10 anni.
L’evento è stato osservato nel 2010 in una galassia a circa 3 miliardi di anni luce di distanza, consentendo di reperire informazioni sul buco nero in questione. Il buco nero è risultato essere tre milioni di volte più grande del Sole, dunque con una massa pari al buco nero al centro della Via Lattea. L’analisi della curva di luce ha anche permesso di calcolare i tempi esatti del suddetto dramma cosmico, ovvero nell’arco di due giorni della primavera del 2010.
Una scansione spettroscopica sui resti della stella, ha poi rivelato che il suo nucleo è composto principalmente da elio. Tuttavia i ricercatori hanno anche dimostrato che la stella in precedenza aveva perso il suo stato esterno di idrogeno. Questo starebbe a significare che già in precedenza il corpo celeste aveva incontrato il buco nero, stavolta sopravvivendo. Invece quest’ultimo “incontro”, che vi proponiamo di seguito, ha dato luogo ad una vera e propria attrazione fatale.