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Il buco nero “cacciato” dalla sua galassia (FOTO)

Il buco nero “cacciato” dalla sua galassia (FOTO)

Gli scienziati hanno scoperto lo sfratto di un buco nero che è stato cacciato via, ad una velocità di milioni di chilometri orari, dalla propria galassia. Il buco nero in questione è stato osservato da un gruppo di astronomi e ha una massa decisamente superiore a quella del Sole. I dati sono stati raccolti dal Chandra X-Ray Observatory della NASA, che suppone possa essere un fenomeno diffuso in giro per l’Universo, dove diversi buchi neri potrebbero essere cacciati dalle galassie in cui si trovano.

Credit: X-ray: NASA/CXC/SAO/F.Civano et al; Optical: NASA/STScI; Optical (wide field): CFHT, NASA/STScI

La scoperta degli scienziati – fra cui vi sono anche i ricercatori dell’INAF e dell’Università di Bologna – è stata fatta grazie alle osservazioni del sistema CID-42 – che si trova a circa 4 miliardi di anni luce di distanza dalla Terra – con l’aiuto di Hubble, dei telescopi a terra Magellano e del Very Large Telescope. Le immagini sono state, dunque, catturate prima dal telescopio spaziale e poi da quelli della Terra. Dalle immagini, gli scienziati hanno formulato l’ipotesi che possa trattarsi di un buco nero – formatosi in seguito allo scontro e alla fusione di due buchi neri – che, a causa delle onde gravitazionali prodotte dall’incidente, viene spinto fuori dalla galassia in cui era stato, finora, ospitato.

È difficile credere che un buco nero supermassivo, con una massa milioni di volte quella del Sole, possa essere spostato, tanto meno cacciato fuori da una galassia a una velocità così elevata. Questi nuovi dati, però, supportano l’idea di onde gravitazionali, che possono esercitare una forza estremamente potente“, ha dichiarato Francesca Civano, ricercatrice italiana dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Secondo quest’ultima scoperta, quindi, i buchi neri potrebbero non solo trovarsi al centro delle galassie, ma anche in giro per l’Universo.

Questi buchi neri potrebbero essere invisibili, perché hanno ormai consumato tutto il gas circostante dopo essere stati cacciati dalla galassia che li ospitava“, ha concluso Laura Blecha, altra scienziata del Center for Astrophysics.

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