Sono stati uccisi la coppia di conviventi trovati morti nella loro casa alla periferia di Albanella, zona Piana del Sele, nel Salernitano. Il ritrovamento nella tarda serata di ieri. Il duplice omicidio è stato confermato dai primi esami sui corpi fatti dal medico legale il quale ha stabilito che a provocare la morte dei due sono state numerose coltellate.
Sui corpi delle vittime, infatti, sono state rilevate almeno 10 coltellate. La tragica scoperta è stata fatta da uno dei figli della donna, di 19 anni, poco prima della mezzanotte. Il ragazzo al momento del duplice omicidio non si trovava in casa, al suo rientro ha trovato la donna per terra sull’ingresso dell’abitazione, una casa di campagna, e l’uomo, invece nel cortile, con il cranio fracassato da bastonate.
Le vittime sono state trovate in un mare di sangue. Armando Tomasino, di 56 anni, gestiva un’attività di rottamazione e “robavecchia”. La compagna si chiamava Maria Francesca Lamberto ed aveva 41 anni. I due erano conviventi e vivevano in una abitazione attigua al deposito dei materiali di rottamazione nella frazione Matinella.
Per ora la morte dei due coniugi è avvolta nel mistero. I carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Salerno e della Compagnia di Agropoli escludono come movente del duplice omicidio la rapina. Al momento è stato interrogato solo il figlio della donna, che all’ora dell’omicidio si trovava in un luogo diverso da quello dove è stata ritrovata la coppia.
Tutte le piste comunque restano aperte. La coppia viveva insieme da qualche anno. Lui aveva tre figli, frutto di relazioni precedenti; lei due. Armando Tomasino raccoglieva ferro usato, che poi rivendeva. Gi inquirenti hanno rilevato nella sua storia anche diversi precedenti penali. Nel 2005, infatti, fu accusato di aver sparato con un arma da fuoco le mani del compagno di una sua ex convivente.