La storia ricorda Teodora come moglie e co-sovrana del grande Giustiniano, il sovrano più lodato dell’Impero Romano d’Oriente. Tuttavia, lei non nacque certo nobile come un’imperatrice. Quando suo padre morì, Teodora, sua madre e le sue due sorelle divennero indigenti. Ragion per la quale, alla disperata ricerca di denaro, la madre di Teodora invitò lei e le altre sue due figlie a darsi alla prostituzione (ufficialmente a lavorare in teatro). In breve tempo Teodora divenne la cortigiana più promiscua di Costantinopoli.Lo storico, Procopio, disse di lei che “ha dato la sua giovinezza a chiunque ha incontrato, in totale abbandono”.
Fortunatamente, dopo aver incontrato solo uomini desiderosi di trascorrere con lei non più di una notte di passione, incontrò l’imperatore Giustiniano. Teodora in breve tempo affiancò Giustiniano amministrando il potere in maniera eccelsa. Durante i suoi anni al vertice, Teodora impose un giro di vite sulla prostituzione forzata, rese punibile lo stupro con la morte e contribuì a stabilire i diritti di proprietà di base per le donne in tutto l’Impero d’Oriente. Nonostante il suo status di nobile, Teodora non dimenticò le sue radici umili. Era considerata un’amica dei poveri e una delle più grandi riformatrici dei diritti delle donne nella storia.
