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Assalto all’ambasciata d’Israele, salvato per un soffio l’ambasciatore ed il suo staff

Assalto all’ambasciata d’Israele, salvato per un soffio l’ambasciatore ed il suo staff

Non c’è pace per l’Egitto e la violenza dilaga ancora una volta presso la sede diplomatica Israeliana.

Dopo i recenti fatti che hanno visto la morte di cinque agenti di polizia egiziani a causa delle operazioni antiterrorismo di Tel Aviv, la folla si era fatta sempre più grande e minacciosa nei pressi dell’ambasciata. Era stato infatti recentemente edificato un ulteriore muro difensivo dalle forze dell’ordine egiziane, che quindi si aspettavano un simile evolversi dei fatti a dispetto delle dichiarazioni dei portavoce del governo che esprimeva “costernazione e sorpresa per fatti di una violenza inattesa”.

Incidente serio, evitato il disastro” è stato il commento del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha commentato il salvataggio tempestivo ad opera di due cellulari della polizia egiziana dell’ambasciatore e del suo staff nel bel mezzo dei disordini, fra lancio di molotov e sassi; nonostante abbia mancato il bersaglio, la folla non ha risparmiato automobili e negozi, rimasti incendiati e vandalizzati.

Il bilancio degli scontri è di 447 feriti (di cui dodici gravi), 17 arresti e la sensazione che la rivoluzione di piazza Tahrir abbia cambiato assai poco nella terra dei faraoni. Questi malcontenti infatti, secondo esperti e sociologi, sono più il frutto della lentezza del processo di democratizzazione del paese e della reticenza dei membri della giunta militare al governo ad organizzare libere elezioni piuttosto che dagli incidenti dovuti al terrorismo islamico. Gli attentati contro Israele sarebbero infatti dovuti all’instabilità e quindi al poco controllo di una frontiera da sempre caldissima su questo fronte, che fino alla caduta di Mubarak veniva invece costantemente presidiata.

Dopo i terribili eventi della notte la mattina non ha visto allertarsi la tensione, infatti una sparatoria è avvenuta presso l’università (a soli 500 metri dall’ambasciata ormai evacuata) e l’area è stata prontamente invasa da mezzi blindati e uomini in assetto antisommossa dell’esercito. É di poco fa la notizia che fino alle 10,00 di questa mattina le strade erano ancora invase da sassaiole, auto in fiamme e dai fumi dei lacrimogeni.

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