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Anziani: 1 milione a rischio malnutrizione

Anziani: 1 milione a rischio malnutrizione

La situazione degli anziani è una problematica che è arrivata drammaticamente all’attenzione dei cittadini del terzo millennio, i quali si sono accorti si di aver raggiunto una longevità notevole rispetto al passato, ma anche che tale longevità ha un prezzo che non sempre si paga solo con le precarie condizioni di salute. Gli anziani spesso vengono abbandonati a se stessi e ciò unito alla perdita di molte persone care (morte nel corso del tempo), alle pensioni ristrette, alle varie problematiche mediche ed allo spaesamento in un mondo che non riconoscono più come proprio li disorienta al punto da perdere il desiderio di vivere.

Non stupisce dunque il dato messo in luce dal Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), secondo cui oltre 1 milione di anziani si nutre troppo poco e male per giunta; insomma avrebbero il frigorifero sempre vuoto e rischia una vera e propria malnutrizione con tutte le conseguenze ad essa legate.

Il problema ovviamente non sempre è causato da una particolare patologia invalidante o dalla miseria, ma dalla solitudine, che fa mancare a queste persone anche solo lo stimolo a nutrirsi adeguatamente, il che diventa un problema importante sia dal punto di vista economico che sociale. Secondo gli esperti anche solo un mese di dieta povera oltre una certa età aumenta del 25% la probabilità di ricovero ed accresce la mortalità; ciò significa che una persona su quattro fra gli anziani malnutriti muove per un organismo eccessivamente debilitato.

Il Sigg si sta svolgendo a Firenze ed ha osservato come questa grave carenza nutrizione possa esser quantificata in una mancanza media di 400 calorie giornaliere, in particolare mancherebbero le proteine, che gli anziani non assumerebbero abbastanza per via di un consumo ridotto di carne. Dal dibattito emerge anche che costerebbe meno istituire un servizio che segua e si assicuri che queste persone si nutrano adeguatamente piuttosto che lasciarle a se stesse con conseguenti costosi ricoveri. Un ragionamento assai razionale e freddo, ma a quanto pare è l’unico che possa sollecitare una società ormai così lontana dall’umanità che la compone.

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