Fanno discutere i due emendamenti presentati da Lega e M5S al dl milleproroghe che spostano di un anno, al 2019-2020, il divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia: di fatto, il prossimo anno, tutti i bambini, anche quelli sprovvisti della documentazione sulla loro vaccinazione, avranno il diritto di accedere alle scuole per l’infanzia visto che l’obbligo slitta al 2019-2010.
Soddisfatto il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti della Lega, ma a distanza di qualche giorno le polemiche non accennano a placarsi. E dopo la spaccatura all’interno del Movimento 5 Stelle, scendono in campo anche i medici.
Sulle vaccinazioni lanciamo un appello al Parlamento, perché, nelle sue decisioni, rispetti sempre la scienza e metta il ministro della Salute, Giulia Grillo, nelle migliori condizioni per lavorare. Esprimiamo la nostra piena fiducia nel ministro e le assicuriamo il nostro sostegno, sapendo che potrà contare anche su tutti gli organismi tecnico-scientifici a sua disposizione per garantire le coperture vaccinali senza compromettere o ledere alcun diritto. L’articolo 32 della nostra Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Al ministro il compito di attuare tale tutela, attraverso politiche sanitarie che si fondino sulle migliori evidenze scientifiche a nostra disposizione.
Questo l’appello lanciato al Governo della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) attraverso le parole del presidente Filippo Anelli.
A questo punto torna sulla questione anche il ministro della Salute, Giulia Grillo con un lungo post pubblicato su Facebook.
Rispetto alla proposta di iniziativa parlamentare e, non governativa, lo sottolineo a scanso di ogni equivoco, che proroga i termini già previsti dal decreto Lorenzin, ribadisco che i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni. È stata sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne. Nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale. Sono un medico prima che un ministro, il resto sono chiacchiere da bar. Speravo di non dover intervenire per l’ennesima volta sul tema delle vaccinazioni che da strumento di prevenzione primaria si sono trasformate in strumento di lotta politica a tratti con toni di guerra di religione.
‘Come rappresentante del Governo faccio presente ancora una volta, sperando di non dovermi ripetere, che farò di tutto per la promozione attiva delle vaccinazioni.
Scrive il ministro spiegando anche che al momento è allo studio dei parlamentari “un disegno di legge che prevede un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio”.
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