Sarebbe disastroso il bilancio del terremoto che ha colpito la zona sud-est della Turchia. La scossa di terremoto è stata di 7,2 gradi della scala Richter e l’epicentro è stato localizzato a cinque chilometri di profondità nel villaggio di Tabanli, a nord di Van, zona montagnosa di provincia al confine con l‘Iran.
L’area al momento è senza elettricità e anche le linee telefoniche sono fuori uso. “Parecchi edifici sono crollati, c’è tanta distruzione. Abbiamo urgente bisogno di aiuto, di medici. Circa 25-30 edifici sarebbero crollati” ha detto alla televisione Ntv il sindaco di Ercis, Zulfukar Arapoglu. “Alcuni cittadini sono intrappolati sotto le macerie di edifici nel centro di Van“, scrive l’agenzia Anadolu, riferendosi a questa città popolata da più di 330.000 abitanti.
Una prima stima delle vittime parla di un numero di morti compresi tra 500 e 1000, ma al momento non è possibile stabilirlo con precisione a causa delle difficoltà che i soccorritori stanno incontrando nel raggiungere le zone colpite.
La provincia di Van era già stata colpita nel 1976 da un sisma che aveva provocato più di 3.800 morti. Le prime immagini che giungono dalla Turchia ci mostrano edifici ridotti a cumuli di macerie, auto danneggiate e scene di panico tra la gente che si è riversata in strada. Superstiti e volontari cercano di scavare tra le macerie in una lotta disperata contro il tempo per salvare gli intrappolati: