Grecia e creditori continuano a trattare in extremis per evitare il fallimento di Atene. Il presidente della Commissione Europea Jean Claude-Juncker ha infatti lanciato nella mattinata di martedì una proposta comprendente lo sblocco di parte dei 35 miliardi di fondi europei per lo sviluppo attualmente stanziati per la Grecia in cambio dell’impegno dell’esecutivo ellenico a sostenere il “si” al referendum e a sostenere la bozza di accordo presentata sabato scorso dalle istituzioni, e il premier greco Alexis Tsipras ha replicato chiedendo un nuovo programma di salvataggio di due anni gestito dal fondo salva stati (Esm) e una ristrutturazione del debito. Già nella serata di martedì l’Eurogruppo si è riunito in teleconferenza per discutere la proposta del governo greco, che è stata respinta, ma tornerà a riunirsi mercoledì, forse in attesa di una nuova proposta di Atene.
La cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe però accolto con freddezza le ultime richieste greche: “Berlino non prenderà in considerazione l’ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell’esito del referendum di domenica prossima“ avrebbe infatti dichiarato, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. Intanto alla mezzanotte del 30 giugno è scaduto il termine per il rimborso per 1,7 miliardi al Fmi, che la Grecia non ha pagato, come precedentemente annunciato dal ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, ed è scaduto anche il programma di aiuti della troika. Le Borse europee, comunque, mercoledì mattina hanno aperto in rialzo.
In Grecia la situazione per i cittadini è sempre più difficile: la disoccupazione rimane sopra il 25%, la stampa greca sostiene che il limite giornaliero di prelievi allo sportello potrebbe essere abbassato da 60 a 20 euro, mentre i pensionati inizialmente potevano ritirare solo 240 euro a settimana, ma adesso tale soglia è scesa a 120 euro. Sulla crisi greca è intervenuto anche il presidente americano Barack Obama, che ha invitato la Grecia e i suoi creditori a “continuare a trattare per raggiungere una soluzione“, aggiungendo che il Paese è “una preoccupazione soprattutto per l’Europa” e deve cercare di crescere all’interno della zona euro. Secondo il premier maltese Joseph Muscart, invece, il Parlamento greco potrebbe sospendere il referendum del 5 luglio sul pacchetto di aiuti internazionali qualora riprendessero le trattative.
Il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, che ha sentito telefonicamente il premier greco Alexis Tsipras, ha spiegato in un’intervista al Sole24Ore di non temere l’esito della consultazione in Grecia: “L’Italia è fuori dalla linea del fuoco” ha spiegato. Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha invece annunciato su Twitter: “Domenica e lunedì sarò ad Atene insieme ad alcuni portavoce M5S. Vi invito: #TuttiAdAtene. Il potere al popolo, non alle banche”. Anche una delegazione di Sel guidata dal coordinatore Nicola Fratoianni e dal capogruppo alla Camera Arturo Scotto partirà sabato sera per la Grecia. Nella capitale ellenica, intanto, martedì sera si sono radunati in piazza Syntagma i sostenitori del “si” al referendum, dopo che la sera prima si erano ritrovati nella stessa piazza i sostenitori del “no”.