Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Trasformarsi in alberi, ecco il modo per essere green in eterno

Trasformarsi in alberi, ecco il modo per essere green in eterno

Un giovane designer spagnolo, Martin Azua, ha pensato ad un modo ecologico di lasciare questo mondo; ha, infatti, pensato ad un’urna ecologica che permette di far germogliare degli alberi. Un’invenzione pensata per l’ambiente, ma che è anche un modo per lasciare un buon ricordo di sé alla Terra.

L’urna – simile al bicchiere biodegradabile dal quale beviamo il tè o il caffè – è adibita per contenere le ceneri della persona defunta, insieme ai semi dell’albero che la persona ha amato di più ed in cui desidera “trasformarsi”. Un modo coerente con il ciclo della vita e con la frase della Genesi (Gen 3,14-19) che recita: “Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e polvere tornerai“.

L’eco-urna è stata creata in fibre di cocco, cellulosa e torba per tutti quelli che preferiscono riposare – come dovrebbe essere naturalmente – sotto un albero che è germogliato dai nostri resti, piuttosto che finire sotto una fredda lapide.

Anche Veronika Gantioler – laureata alla Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano – ha avuto la stessa idea del suo collega spagnolo. La sua invenzione è stata premiata in Germania al concorso di design “Talente 2010” – bandito dalla Camera di Commercio di Monaco di Baviera nell’ambito della Fiera Internazionale dell’Artigianato – ed è realizzata in materiale biodegradabile, solubile e naturale al 100%, proprio come la creazione di Martin Azua. All’interno della bio-urna c’è un cilindro di torba pressata con le ceneri della persona defunta – ottimo fertilizzante naturale – ed i semi scelti in vita; l’urna viene poi interrata, sciogliendosi del tutto nel terreno e facendo amalgamare il cilindro di torba alla terra, che farà nascere nuova vita.

La pianta nata dalle ceneri del defunto rappresenta simbolicamente un monumento funebre vivente che rivolge i suoi rami al cielo, quasi un inno alla vita che continua“, ha dichiarato Veronika Gantioler.

Altre idee simili provengono da tutto il mondo, come la Restbox dell’imprenditore argentino Mauricio Kalinov e la DanCof dell’azienda danese Bendt Stof; un altro tipo di bare ed urne, fatte di cartone riciclato a fibra lunga resistente all’acqua, per ridurre l’inquinamento ambientale causato dal giro di bare ed urne realizzate in truciolare con l’uso di vernici e solventi dannosissimi per l’ambiente.

Tutte soluzioni ecologiche utili per un futuro eco-sostenibile, ma l’idea più “romantica” resta quella di Gaia, l’urna dalla quale nasce un albero. Immaginiamo solo per un momento nuovi cimiteri pieni di alberi bellissimi al posto delle lapidi… ciò che dovrebbe essere il vero ciclo della vita.

Lascia un commento