Un violento tornado si è abbattuto questa mattina su Venezia colpendo, in particolare, le isole di Sant’Elena, Certosa e Sant’Erasmo.
A Sant’Elena, 15 bambini – tra i 9 ed i 10 anni – che stavano seguendo un corso di vela, si sono rifugiati all’interno di un container, che è stato poi spostato dal fortissimo vento. I Vigili del Fuoco, che sono giunti sul luogo, hanno portato in salvo i bimbi, perché l’uscita era stata ostruita da alcuni rami di alberi abbattuti dal tornado. Numerosi, infatti, i pini marittimi abbattuti ed un platano è caduto sul muro di cinta dello stadio Penzo.
La Protezione Civile, dopo i dovuti accertamenti, ha reso noto che vi sono danni rilevanti anche all’isola di Certosa, dove sono stati abbattuti centinaia di alberi. Gli edifici restaurati da poco non sono stati danneggiati, mentre il chiostro ed il plateatico del ristorante dell’isola sono stati distrutti.
Ancora da qualificare i pesanti danni registrati a Sant’Erasmo, dove case e capannoni sono stati danneggiati e molti alberi violentemente abbattuti. Inoltre, molte barche sono state, ovviamente, rovesciate dal fortissimo vento.
Fortunatamente, non si segnalano al momento vittime o feriti. Sul posto, stanno già lavorando i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. La paura ha portato alla mente della popolazione l’11 settembre del 1970 quando, intorno alle 21:30, nell’isola di Sant’Elena, il motoscafo 130 dell’ACNIL – oggi ACTV – affondava a causa di una tromba d’aria, causando la morte di 21 persone per annegamento.