Ancora Roma, ancora sangue. La tregua è durata solo il giorno di Capodanno, poi le pistole sono tornate a sparare. Stavolta una vera e propria esecuzione. L’ennesimo episodio di violenza che è solo l’ ultimo di una lunga serie che sta insanguinando Roma e il suo hinterland.
La vittima è Francesco Bianco, 52 anni, in passato militante dei Nar e di Forza Nuova. L’uomo è stato gambizzato a Tivoli Terme, vicino Roma. E’ famoso alle cronache, oltre che per le sue precedenti militanze, soprattutto perché fu coinvolto nello scandalo di parentopoli dell’Atac. Bianco, è originario di Messina e residente a Guidonia.
Secondo le prime ricostruzione dei fatti operate dagli inquirenti, l’ex Nar è stato avvicinato da due persone con il volto nascosto dal casco e a bordo di uno scooter. Una di loro lo ha inseguito a piedi. Poi è nata una colluttazione durante la quale Bianco è stato ferito con tre colpi di pistola a un braccio e alla gambe. Gli aggressori sono scappati immediatamente dopo con la moto.
Bianco, è sempre stato vicino agli ambienti dei Nar. Era stato coinvolto in alcuni episodi al fianco di esponenti di spicco del gruppo come Fioravanti e Alibrandi . Inoltre è stato al centro di diverse vicende dei movimenti della destra neofascista.
Ultimamente, però, era balzato alla cronaca per la bufera sulle assunzioni che ha coinvolto l’Atac, di cui è dipendente, e quando su Facebook postò alcuni commenti offensivi contro gli studenti che manifestavano contro la riforma Gelmini e frasi antisemite contro il presidente della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici. L’ex Nar fu prima sospeso dall’azienda dei trasporti capitolina e poi reintegrato.
Tivoli comunque non è nuova a questi episodi misteriosi episodi di violenza. Nella stessa zona, infatti, ci fu l’omicidio di un altro ex Nar, Sergio Calore. Il pentito della destra eversiva, ucciso a picconate nel suo casolare nelle campagne di Tivoli il 6 ottobre 2010. Per quel delitto, ancora insoluto, si è seguita soprattutto la pista della vendetta personale, ma non è mai stato escluso del tutto un collegamento con il suo passato da estremista e da collaboratore di giustizia.