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Tariffe a 28 giorni, come funzionano i rimborsi 

Tariffe a 28 giorni, come funzionano i rimborsi 

Come confermato dal Consiglio di Stato sono assolutamente legittimi i rimborsi per le tariffe a 28 giorni: la sentenza per il momento è relativa a Fastweb, Vodafone e Wind, ma con ogni probabilità anche per Tim si attende lo stesso tipo di sentenza. 

Ma attenzione perché nonostante i consumatori abbiano diritto ai rimborsi, è anche vero che la strada non è semplice e ogni gestore sembra vuole procedere in modo indipendente. 

Questo significa solo che il contribuente deve in qualche modo capire come orientarsi in quella che si prospetta essere una vera e propria giungla di richieste e di scadenze: le compagnie propongono una scelta fra indennizzo o rimborso e spetta al cliente capire la soluzione più conveniente, stabilire le scadenze e attivarsi.  

Chi ha diritto al rimborso

La prima cosa da chiarire è chi ha diritto al rimborso: per il momento i rimborsi riguarderanno solo gli utenti di telefonia fissa che avevano un contratto attivo con il proprio operatore da almeno giugno 2017. I rimborsi  in questo caso vanno a coprire sono per i giorni perduti effettuando la differenza fra 30-31 del mese e i 28 della tariffa considerata illecita e questo nel lasso di tempo compreso tra giugno 2017 e aprile 2018. Il rimborso si trasforma in storno sulla bolletta successiva per un massimo generale contabilizzato a 30 euro. 

Chi ha cambiato operatore ha diritto al rimborso, ma per il momento non sono ancora chiare le modalità di richiesta o i tempi di attesa. 

Vodafone

Vodafone ha messo a disposizione un modulo online con la richiesta dello storno da parte dei clienti e riservato agli utenti che non si son dimostrati interessati agli indennizzi alternativi proposti negozio o call center. 

Wind 3

La società propone per i clienti, direttamente dall’area riservata, degli indennizzi alternativi ai rimborsi standard (come ad esempio isconti su acquisto del cellulare) oppure lo storno in bolletta. Previsto il rimborso anche agli ex clienti tramite richiesta pec, raccomandata o Conciliaweb.

Fastweb

Fastweb aveva proposto all’inizio un indennizzo alternativo al rimborso standard e anche se l’offerta è scaduta, sembra che entro breve potrebbero esserci altre proposte. 

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