Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto oggi ad Assisi ad un incontro con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e ha parlato di “un acuto bisogno di una ripresa di slancio ideale e di un senso morale“. Napolitano ha fatto anche riferimento all'”inadeguato quadro politico” e alla necessità di riscoprire il concetto di bene comune. Il capo dello Stato torna a mettere in guardia dal rischio che si vada verso l’antipolitica, poichè. ha affermato, “I tanti fenomeni di degrado del costume e di scivolamento nell’illegalità, insieme ad annose inefficienze istituzionali ed amministrative provocano un fuorviante rifiuto della politica”.
Il presidente della Repubblica è inoltre entrato nel merito del rapporto laici-credenti, affermando: “Nel dialogo tra credenti e non credenti io rappresento, nella funzione che attualmente esercito al vertice delle istituzioni, gli uni e gli altri come cittadini, come italiani, e tendo a unirli“. Egli ha inoltre rimarcato come “in questa Italia travagliata” ci sia bisogno del dialogo, in particolare tra credenti e non credenti, e auspica che da questo dialogo possa scaturirne, ha affermato, “un rilancio morale del Paese che oggi ne ha bisogno come in pochi altri momenti da quando ha ritrovato la libertà“.
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Bagnasco: “Scandali inaccettabili, la politica li sottovaluta”
Il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha aperto oggi a Roma i lavori del Consiglio permanente della Cei, affrontando diversi argomenti, come la crisi economica in cui si trovano Italia ed Europa, la lotta alla corruzione e la condanna delle unioni civili, ma si è soffermato soprattutto sui recenti scandali e sul “malaffare” venuto a galla. “Che l’immoralità e il malaffare siano al centro come in periferia non è una consolazione, ma un motivo di rassegnata indignazione, che la classe politica continua a sottovalutare. Ed è motivo di disagio per gli onesti” ha affermato il cardinale, parlando anche di “un reticolo di corruttele e scandali” che sta emergendo dalle Regioni e della necessità, quindi, di una “lotta penetrante e inesorabile alla corruzione“.
Bagnasco si esprime favorevolmente sull’attuale governo Monti, dicendo che, nell’interesse di tutti, tale governo adesso deve adempiere ai suoi compiti per mettere il paese al riparo da “capitolazioni umilianti“. Nel frattempo, la politica dovrà riconquistare il suo ruolo “arrivando a riforme importanti quanto attese”. Il cardinale, pur condannando i rischi dell’antipolitica, invita comunque i partiti a non sottovalutare tale sentimento, e a prepararsi seriamente alle elezioni, “portando risultati concreti per il paese”.
Facebook rimedio per l’antipolitica: fa salire l’affluenza alle urne
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche al