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Svolta nelle indagini sul pestaggio di Trastevere

Svolta nelle indagini sul pestaggio di Trastevere

Il pestaggio di Trastevere avrebbe finalmente un colpevole, questo a poche ore dal cenone per la vigilia di Natale, che per il delinquente non è stato possibile assaggiare visto che ha passato la notte in stato di fermo, come probabilmente continuerà ad essere per un bel po’ di tempo. Il 26enne appartiene agli ambienti della tifoseria della Roma ed una volta individuato dalla squadra mobile di Trastevere ha subito ammesso di aver colpito il coetaneo con una torcia giovedì in vicolo del Bologna. Avrebbe agito per futili motivi, ma secondo gli investigatori fra i due era da molto che non correva buon sangue.

Già sabato mattina il questore di Roma Francesco Tagliente aveva dato buone speranze in una veloce risoluzione del caso, affermando in un’intervista al Tg regionale del Lazio Rai, che: “abbiamo numerosi elementi e testimonianze che ci potrebbero permettere in breve tempo di trovare il colpevole. Non posso assicurarvi che un arresto avverrà entro domani, ma ci stiamo muovendo in fretta e credo anche bene.” 

Oltre le aspettative dunque il fermo dell’aggressore, che con la torcia elettrica usata per il pestaggio aveva colpito un suo coetaneo, provocandogli gravi lesioni alla testa, ma ferendo anche di striscio un altro ragazzo che era intervenuto per fermarlo e che era uno degli amici della vittima, che si godeva tranquillamente una birra con la sua comitiva presso una libreria-vineria alle 4 di notte.

Caso risolto a tempo di record e se l’intervento chirurgico previsto per i prossimi giorni per il ragazzo colpito alla testa andrà bene come i medici si aspettano si potrà dire una volta tanto che, nella violenta Roma del 2011, almeno a Natale tutto è bene quel che finisce bene.

La capitale quest’anno ha visto un aumento non indifferente dei crimini violenti, molti dei quali dovuti a regolamenti di conti della malavita, ma anche a pestaggi più o meno giustificati da qualche motivo, spesso ad opera di facinorosi. Questa volta le indagini hanno saputo trovare il colpevole in meno di 48 ore grazie alla testimonianza dell’amico ferito della vittima e di altri avventori del locale in cui stavano bevendo.

 

 

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