Il campionato australiano di surf da salvataggio continuerà nonostante la tragica morte del secondo concorrente nell’arco di due anni (il terzo dal 1996) in un tratto di mare a nord di Brisbane. Il futuro della manifestazione di quest’anno è stato gettato nel caos quando un concorrente di 14 anni Matthew Barclay, membro del club di surf Maroochydore, è annegato durante la gara under 14 di ieri pomeriggio, scomparendo così nelle acque dell’Oceano Pacifico. Il suo corpo è stato trovato questa mattina intorno alle 9:30 ad 1,5 km circa dal punto dove ieri era scomparso e mettendo così tragicamente fine alla sua ricerca che ieri aveva visto scendere in acqua circa 200 bagnini.
Straziati ovviamente dal dolore i genitori e la sorella 12enne del ragazzo, così come con gli occhi pieni di lacrime si sono stretti in un abbraccio i compagni del suo club, tra cui molti dei suoi colleghi concorrenti junior, riuniti a Broadbeach per un minuto di silenzio. L’incidente rischia ora di innescare ben 3 indagini, sebbene il campionato continuerà a partire da domani anche se ci si trasferirà in un sito di contingenza. Nel 2010 nello stesso tratto di mare perse la vita un altro giovane Saxon Bird, mentre nel 1996 morì Robert Gatenby.
L’organizzazione del campionato ha deciso di far continuare anche la stessa gara riservata ai minori di 15 anni, sebbene questa decisione sia stata considerata una vera e propria vergogna nazionale e uno scandalo di proporzioni monumentali, principalmente per ragioni di natura commerciale, essendoci ben 15 milioni di dollari di sponsorizzazione per questi campionati.
Il giovane Matthew era considerato una vera e propria promessa del surf. Solo due settimane fa era riuscito a vincere ben due medaglie d’oro nei campionati juniores del Queensland e lo scorso anno aveva vinto il prestigioso evento Junior Oro Coolangatta. Un servizio commemorativo si terrà questo pomeriggio per il giovanissimo surfista sulla spiaggia di fronte la scuola di surf Maroochydore.
Surfista di 14 anni muore durante una gara di salvataggio, il video
