Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Suona il clacson, 64enne picchiato a sangue: è in coma

Suona il clacson, 64enne picchiato a sangue: è in coma

Triste storia quella di cui vi diamo notizie da Mestre. La colpa di un uomo di 64 anni è stata quella di aver infastidito un gruppo di ragazzi suonando il clacson. E così 6 giovani italiani, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, sono stati denunciati a piede libero per lesioni gravissime, per aver preso a pugni l’uomo e aver continuato il loro sanguinoso pestaggio seguendolo fino a casa.I terribili fatti risalgono alla scorsa domenica. Il 64enne stava tornando in auto con la sorella dalla Mostra cinematografica del Lido.

Giunto nei pressi di via Verdi, l’uomo ha trovato la strada bloccata da un gruppo di ragazzi. Il 64nne ha così suonato il clacson per invitare il gruppo a sgomberare la carreggiata. Tuttavia, i giovani si sono letteralmente infuriati e hanno preso a rigare l’auto e a tirare calci alla carrozzeria. Uno dei giovani si è poi avvicinato al finestrino dell’uomo e gli ha sferrato due pugni al volto. L’uomo accelera, spaventato, e cerca di fuggire, ma i giovani lo seguono fino al giardino condominiale della sua abitazione. Quattro di loro riprendono a fare ciò che avevano iniziato, colpendo l’uomo ripetutamente al viso e rompendogli gli occhiali. I violenti aggressori sono poi fuggiti, mentre l’uomo, ricoverato in ospedale, si è aggravato nella giornata di ieri.

Dopo aver subito un intervento d’urgenza a causa di un’emorragia celebrale, il 64enne è adesso in coma farmacologico. In prognosi riservata, la vita dell’uomo è appesa davvero ad un filo. Pochi giorni prima, sempre nella stessa stradina di Mestre, una coppia di giovani stranieri era stata aggredita apparentemente senza motivo.  Gli agenti del commissariato della città, che stanno indagando su entrambe le vicende, stanno ora cercando di capire se il gruppo di aggressori sia il medesimo in entrambi i casi, o se gli aggressori del 64enne siano autori di un gesto isolato.

Lascia un commento