Ennesimo drammatico episodio di ferocia assassina di cui ci giunge notizia dagli Stati Uniti dove 5 persone sono morte e 4 sono rimaste ferite (3 in modo grave) a seguito di una sparatoria che ha avuto luogo a Minneapolis, all’interno di un’impresa che produce segnaletica, la Accent Signage System. Un uomo ha fatto irruzione negli uffici, armato, ed ha aperto il fuoco all’impazzata prima di togliersi la vita.
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, l’assassino sarebbe un impiegato di 36 anni che era stato licenziato il giorno prima. Tra le persone uccise dall’uomo, la cui furia era diretta proprio contro le vittime a quanto sembra, c’è infatti anche l’ex datore di lavoro. Dopo aver esploso almeno cinque colpi, l’uomo si sarebbe poi sparato alla testa.
Le 3 persone ferite condizioni critiche sono state trasportate all’Hennepin Country Medical Center di Minneapolis, mentre una quarta persona non sarebbe in pericolo di vita. Dalle prime indagini condotte è emerso che l’uomo non ha sparato a caso, ma aveva preventivamente individuato i suoi bersagli.
La Accent Signage System è un’azienda specializzata nella segnaletica per persone disabili ed in essa lavorano circa 25 dipendenti. L’allarme è scattato poco dopo le 16,30 quando una telefonata al 911 ha avvertito che degli spari erano stati uditi all’interno dell’azienda. Sempre secondo fonti statunitensi, sembra che le forze della polizia e le squadre Swat siano arrivate quando la tragedia si era ormai già consumata.
I primi agenti di polizia che sono entrati all’interno dell’Accent Signage Systems hanno trovato i corpi di 3 persone senza vita nei pressi dell’ingresso. Il capo del dipartimento della polizia locale, Kris Arneson, ha riferito poi che i suoi agenti non hanno mai sparato contro l’autore della sparatoria, che è invece morto per ferita da arma da fuoco auto-inferta. Ignote al momento le ragioni che hanno spinto l’uomo alla strage, anche se si ipotizzano motivi legati al suo licenziamento.