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Siria, gli orrori raccontati dai bambini: violenze e torture

Siria, gli orrori raccontati dai bambini: violenze e torture

Un rapporto di Save the Children denuncia le terribili condizioni alle quali sono sottoposti i bambini in Siria. Sembra che i piccoli siano sottoposti a torture raccapriccianti, incarcerazioni e rapimenti ed è per questo che il rapporto chiede che siffatte atrocità vengano rese oggetto di approfondimento da parte dell‘ONU, sottolineando che ogni bambino ha assistito personalmente alla morte di almeno un familiare.

Hassan, un ragazzino di 14 anni, fuggito dal conflitto in Siria e rifugiato presso il campo di Za’atari in Giordania, ha raccontato:

Corpi di morti e feriti erano sparsi a terra ovunque, c’erano pezzi di cadaveri uno sull’altro e i cani hanno mangiato i resti per due giorni dopo il massacro.

Così come Wael, 16 anni che ha raccontato:

Ho visto un bimbo di sei anni. Era quello che torturavano di più. Non gli hanno dato da mangiare e bere per tre giorni. Poi è morto, hanno trattato il cadavere come fosse quello di un cane.

Sono decine di migliaia i bambini e adolescenti siriani costretti ad abbandonare le loro case per raggiungere i campi rifugiati dei paesi confinanti con la Siria. La maggior parte di essi ha raccontato di essere stati vittime di attacchi brutali, di aver assistito alla morte di genitori, fratelli e sorelle, di altri bambini come loro, e aver subito torture di ogni genere.

Save the Children ha allestito 25 Spazi a Misura di Bambino in Giordania e 17 in Libano, in modo da fornire ai bambini e alle loro famiglie aiuto e supporto, soprattutto psicologico dal momento che ciò che i bambini hanno visto o subito ha causalo loro traumi non indifferenti. Pare, infatti, che molti di essi abbiano manifestato comportamenti tendenti all’autolesionismo non riuscendo a controllare le emozioni legate a ciò che hanno vissuto, senza contare sintomi gravi di insonnia e depressione.

Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia ha dichiarato:

Si stanno commettendo atti di violenza orribili sui bambini in Siria. Un’assistenza adeguata potrà aiutarli a superare lo shock subito, ma questi crimini devono essere raccontati e documentati perché chi ne è responsabile possa essere chiamato a risponderne.

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