Sull’inchiesta che vede indagato il tesoriere della Lega Francesco Belsito, reo, tra l’altro, di aver distratto soldi pubblici per sostenere costi relativi ad alcune spese della famiglia di Umberto Bossi, ha voluto dire la sua anche il figlio del leader del Carroccio Renzo Bossi, consigliere regionale della Lombardia, che ha dichiarato: “Sono sereno. Io di soldi dalla Lega non ne ho mai presi, così anche la mia famiglia. Non li ho presi in campagnia elettorale e non li prendo adesso da consigliere. Anzi, come tutti i miei colleghi dò una percentuale al movimento e come tutti mi pago il leasing della macchina e vivo in affitto”.
Renzo Bossi ha poi aggiunto che: “Anche la mia famiglia i soldi dalla Lega non li ha mai presi. E deve ancora finire di pagare la ristrutturazione della casa di Gemonio questo perché i lavori sono stati fatti quando mio papà era in ospedale. Ci sono i bilanci, c’è un Consiglio federale -spiega Bossi junior- e ci sono i probiviri che hanno il potere di controllo sull’amministratore della Lega. Non è che l’amministratore ha sempre fatto quello che voleva perché è sempre stato controllato per cui di bilanci opachi non ce ne sono. C’è un Consiglio federale che è a conoscenza di quelli che sono i bilanci della Lega e di tutti gruppi regionale e parlamentari che la Lega ha. Ho fiducia nella giustizia perché so che di soldi non ne ho presi e ad ogni domanda sarà data la giusta risposta”.
Nel frattempo proseguono gli interrogatori da parte sia della Procura napoletana, che di quella milanese. La procura del capoluogo partenopeo ha interrogato Daniela Cantamessa, una delle segretarie di Bossi, mentre i magistrati di Milano hanno interrogato Nadia Dagrada, dirigente amministrativa della Lega, come persone informate sui fatti. Inviata, nel frattempo, al Presidente della Camera Gianfranco Fini la richiesta per perquisire l’ufficio di Belsito.