I giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby, per entrambi i capi di imputazione, “perchè il fatto non sussiste“ riguardo alla concussione e “perchè il fatto non costituisce reato“ riguardo alla prostituzione minorile. Il collegio presieduto da Enrico Tanfa ha quindi ribaltato la sentenza di primo grado, emessa il 24 giugno 2013, che aveva visto l’ex premier condannato a sette anni e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici con l’accusa di aver fatto pressioni sulla Questura di Milano la notte del 27 maggio 2010, quando era presidente del Consiglio, per far rilasciare Ruby e non far venire allo scoperto la sua presunta relazione con la giovane, all’epoca minorenne.
In un processo parallelo, il processo Ruby bis, erano stati inoltre condannati per induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile, con l’accusa di portare le giovani ragazze ai festini di Arcore, Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Berlusconi, che al momento della lettura della sentenza stava lasciando la Sacra Famiglia di Cesano Boscone dove era stato assegnato ai servizi sociali in seguito alla condanna nel processo Mediaset, ha commentato la sentenza dicendosi “particolarmente commosso“ per essere stato assolto da un’“accusa ingiusta e infamante”, e si è ricreduto sui giudici: “La grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli” ha affermato.
L’ex premier ha poi aggiunto: “Il percorso politico di Forza Italia non cambia”. Karima El Mahroug, ovverosia, come era soprannominata, “Ruby Rubacuori”, ha invece affermato: “Sono felicissima, sono felice non solo per Silvio ma anche per me, non ci speravo“. Per Franco Coppi, il legale di Berlusconi, “è una sentenza che va oltre le più rosee previsioni”. Coppi ha poi spiegato che l’assoluzione dal reato di prostituzione minorile “perchè il fatto non costituisce reato” va intesa, forse, nel senso che egli non era a conoscenza della minore età di Ruby, mentre l’assoluzione dal reato di prostituzione minorile “perchè il fatto non sussiste“, per il legale, significa semplicemente che “il fatto è inesistente”.
Il sostituto procuratore generale Pietro De Petris, che aveva chiesto la conferma della condanna a sette anni, si è limitato a dire che “prima bisogna leggere lemotivazioni“, che saranno depositate entro 90 giorni. La procura generale, quindi, potrebbe poi presentare entro dicembre ricorso in Cassazione. Tutta Forza Italia si è stretta attorno al suo leader, come il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, che è tornato ad invocare “una commissione parlamentare d’inchiesta sul colpo di Stato del 2011” e a chiedere “la grazia subito per Silvio Berlusconi“. Per il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini, invece, la sentenza “è la dimostrazione che ci sono dei giudici anche a Milano”.
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