Adrian Kohler è sempre stato descritto da amici e colleghi come un uomo serio e professionale, affatto incline a depressione, ma che specialmente era molto rispettato anche per via della sua capacità di ottenere ottimi risultati. Motivi questi per sconforto e dispiacere quando l’azienda ha annunciato il suo suicidio a seguito dell’apertura di un’indagine per malversazione, per cui l’uomo si sarebbe appropriato di cifre relativamente irrisorie.
Il presidente del consiglio di amministrazione di Ricola Ag Felix Richterich, notissima marca svizzera, ha dato l’annuncio ufficiale in una conferenza stampa indetta per evitare il diffondersi di rumors a seguito della precedente decisione dell’azienda di non rilasciare commenti ufficiali sull’accaduto come richiesto dalla famiglia del suicida.
“Non capisco il comportamento di Adrian” ha commentato Richterich “era un dirigente eccezionale, prudente e coscienzioso; sebbene per tutti, me compreso, era specialmente un caro amico prima che un ottimo collega“. Una perdita dunque importante per l’azienda svizzera, che aveva recentemente aperto un’inchiesta sul suo integerrimo dipendente, il quale avrebbe commesso della malversazione per alcune centinaia di migliaia di franchi, cifra notevole, ma che appare a tutti irrisoria rispetto ai 301 milioni di franchi guadagnati nel solo 2010 da Ricola Ag.
Kohler era stato sospeso dal suo incarico sino al compimento delle indagini, previsto per mercoledì scorso, ma prima di questa data la scoperta del suo corpo esamine. Secondo i familiari l’uomo era nervoso e pesantemente colpito dalle accuse, che le indagini avevano dimostrato fondate e probabilmente è stato questo il motivo del suo estremo gesto.
Come al solito la stampa si è però scatenata in speculazioni sulle sregolatezze, secondo l’azienda e la famiglia inesistenti, dell’uomo e di come in realtà avrebbe frodato l’azienda di molto più di quanto dichiarato ufficialmente per evitare il montare di uno scandola; per questo l’amministratore delegato ha indetto la conferenza stampa in cui oltre a chiarire i fatti inerenti la morte di Kohler ci ha tenuto anche a smentire tutto con toni pacati, ma decisi.