Sintomo di un peggioramento della qualità della televisione se la pubblicità finisce con l’essere più interessante dei programmi che intervallano? Non per forza, ma quel che è certo è che i network si sono resi conto che con la concorrenza spietata che vige in questo mondo globalizzato è inutile vantasti di avere il prodotto più bello, meno costoso o più accessoriato: quel conta è colpire il potenziale cliente con la creatività.
E proprio delle vere e proprie opere d’arte finiscono con l’essere le gag che in quei pochi minuti devono condensare un messaggio irresistibile per chi sta davanti allo schermo e non fargli pesare che tutto ha un grigissimo fine economico.
Per cui ecco che la magnetica forza d’attrazione di un bimbo travestito da Darth Vader diventa quella esercitata da un’auto sullo spettatore e la mancanza di senso dello spot delle gomme riesca a dire quanto siano gustose pur dedicando ai confetti in sè meno di 10 secondi!