Il cineasta d’eccezione Mimmo Calopresti ha premiato oltre 50 fra spot e fiction che hanno partecipato al concorso indetto dalla Regione Liguria con la collaborazione di Genova-Liguria Film Commission, con la supervisione di Calopresti stesso.
Il modo migliore per stimolare la fantasia in questo settore è la sicurezza sul lavoro. Spesso considerato ingiustamente elitario, il settore cinematografico, è composto per la maggior parte da persone pagate quanto operai, che spesso si devono gestire con budget estremamente limitati, ma che spesso (proprio per questo) sfornano opere di prim’ordine.
Il giudice d’eccezione, reduce da Venezia con “La Fabbrica dei tedesci” che ha proposto una profonda e cruda riflessione sulla tragedia della Thyssen-Krupp, ha premiato 50 diverse opere, senza lesinare lodi ed incoraggiamenti ai nuovi cineasti, definiti da Calopresti “il futuro del cinema italiano, capaci di guardare ai veri problemi di questo nostro paese come le morti bianche“. Fra i premiati: Francesco Ditria con “Custodi”, Elisabetta Ferrando con “Se un giorno un supereroe” e Furio Bruzzone con ” No azzardare la vita”.