Tragedia per questa mattinata newyorkese, un turista è morto dopo che l’elicottero con cui stava facendo un giro turistico sulla città insieme alla sua famiglia è precipitato nell’Est River, vicino Manhattan.
Non sono ancora state rese note le cause del disastro, ma pare che non sia dipeso da errore umano, infatti il pilota Paul Dudley era diventato famoso per un atterraggio di emergenza nel 2006, quando a causa di un problema al motore aveva optato per atterrare col suo Chesnna in un parco di Brooklyn. Atterraggio riuscito con successo, cosa che purtroppo non si è ripetuta quest’oggi.
Sebbene il pilota del velivolo sia rimasto illeso altre due persone sono all’ospedale, dove versano in condizioni critiche. Le notizie sono state rese note dal sindaco di New York in persona Michael Bllomberg, il quale ha però voluto tenere nascosta la nazionalità delle vittime dello sfortunato incidente.
Tempestivi i soccorsi, che però nulla hanno potuto per il morto, che sarebbe stato recuperato a 15 metri di profondità. Nelle radio cittadine la notizia gira veloce ed oltre al lutto salgono i toni di una polemica iniziata molti anni fa sulle regole per il traffico aereo sulla città. Troppi gli incidenti di aerei od elicotteri, costretti a compiere atterraggi di fortuna, che spesso riescono trasformando il pilota in un eroe, ma più spesso provocano tragedie come questa. Oltre a maggiori controlli molti vorrebbero delle norme più severe sulla qualità dei veicoli che si muovono nei cieli di New York, in quanto le compagnie turistiche, per risparmiare, utilizzano elicotteri vecchi, magari rappezzati con parti di ricambio scadenti troppe volte perchè l’apparecchio possa reggere.
Le compagnie che gestiscono i servizi turistici si sono però mosse in difesa dei gestori dei voli turistici sulla città. La crisi colpisce tutti e mantenere un elicottero in funzione e prezzi competitivi non è uno scherzo, che la città aiuti un servizio fondamentale per i turisti internazionali invece di attaccare i propri concittadini.