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Ponte dell’immacolata: -6% per la montagna

Ponte dell’immacolata: -6% per la montagna

Più del solstizio d’inverno viene considerato tradizionale inaugurazione della stagione invernale ed è ovviamente anche il più succulento preludio alle vacanze natalizie. C’è che preferisce passarlo in casa fra specialità delle massaie e megalitici pranzi familiari, chi invece preferisce festeggiare nei ristoranti, chi si concede invece una mini vacanza in montagna oppure in località tipiche della propria regione. Stiamo parlando ovviamente del Ponte dell’Immacolata.

La festività cattolica interesserà anche i non cristiani, in quanto è festa nazionale, per cui tutti i lavoratori italiani stanno, alcuni da tempo ed altri da adesso, fregandosi le mani nell’attesa di un rilassante ponte in cui tirar fuori gli addobbi natalizi, che già negozi e vetrine han messo in bella mostra per le strade cittadine.

Non tutto però è aria di festa e riposo, infatti mentre c’è chi approfitta del ponte per ristorarsi e riposarsi c’è anche chi deve mettersi al lavoro, ossia tutti gli operatori turistici. Viene registrato un crollo del 6% di quanti sceglieranno la montagna e più in generale una perdita del 4,5% quest’anno. Inoltre accanto a ciò ci sono le preoccupazioni degli impianti sciistici che con la mancanza di neve hanno dovuto sostenere alti costi per tenere in azione gli impianti di innevamento artificiale.

Questo problema accomuna gli operatori italiani con quelli francesi e svizzeri, ma nonostante questi problemi sulle Dolomiti non si fa caso alla carenza di neve ed il tradizionale Superki aprirà dal 3 di dicembre come previsto. Si ci attende un fatturato di circa 338 milioni di euro, contro quello dell’anno scorso di circa 353 milioni. Insomma, non abbastanza per urlare al disastro, ma certamente una flessione preoccupante dato il momento difficile dell’economia in generale.

Ma di questo i vacanzieri vogliono dimenticarsene per qualche giorno, per cui la parola d’ordine per molti italiani sarà televisione spenta e zero consultazione degli agenti dell’informazione: di questa crisi si ci è proprio scocciati!

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