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Pedofilo esce dal carcere e vuole tornare a fare il prete

Pedofilo esce dal carcere e vuole tornare a fare il prete

Nel 2009 era stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per pedofilia. Ma ora, che è stato scarcerato per buona condotta, vorrebbe tornare nuovamente a fare il prete. Questa è la storia di Don Giuseppe Abbiati, ex parroco di Marcignago e, per alcuni anni, anche di Filighera e Borgarello, in provincia di Pavia. La sua storia è stata raccontata su La Provincia Pavese. Don Giuseppe, sebbene abbia sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti, si era rassegnato a dover scontare la pena carceraria e a subire, per tutta la vita, un’accusa infamante che, per un uomo religioso, è ancor peggiore, sebbene all’ordine del giorno, purtroppo.

La scarcerazione anticipata è avvenuta per buona condotta, dopo che i giudici avevano detto no alla richiesta di affidamento al lavoro. Felice anche l’avvocato dell’ex prete, Massimo Zucca di Pavia, che ha dichiarato: “Finalmente a don Abbiati è stato riconosciuto uno dei benefici previsti dalla legge: quella liberazione anticipata che permette uno sconto di pena di 45 giorni per ogni sei mesi di buona condotta.”

Il ritorno ad una vita normale non sarà certo facile per Don Abbiati che, uscito dal carcere di Bollate domenica mattina, è stato accolto in maniera evidentemente sin da subito protettiva dalla sua famiglia. Ai suoi parenti, l’ex prete ha manifestato, come ha più volte espresso dal carcere in passato, la sua intenzione: “Voglio continuare a fare il prete, a spendermi per la mia collettività.”

Alessandro Abbiati, nipote di Don Giuseppe, lo difende a spada tratta: “Mio zio adesso ha solo voglia di tornare a fare e a essere quello che è sempre stato, anche in cella, e cioè un prete attento agli ultimi.” Non solo la famiglia, ma anche i concittadini continuano a credere alla sua manifestata innocenza, messa alla prova da Dio, secondo don Abbiati.

Anche il sindaco della città, Lorenzo Barbieri, dice la sua: “Spero davvero che lo lascino qui a Marcignago, a fare il prete. Anche perché qui in paese può trovare più facilmente quella serenità che gli serve per andare avanti.”