Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha preso parte alla tradizionale cerimonia della “grazia” concessa ad alcuni tacchini in occasione del giorno del Ringraziamento, il Thanksgiving, osservato negli States il quarto giovedì del mese di novembre.
La tradizione di questa festività – in pochissime parole – affonda le sue radici nella storia dei padri pellegrini i quali, perseguitati per le loro idee religiose, decisero di abbandonare l’Inghilterra e sbarcare nel nuovo mondo, dove si narra che i nativi americani insegnarono loro quali prodotti coltivare con l’arrivo dell’Inverno. Così, i pellegrini decisero di dedicare un giorno al ringraziamento a Dio per celebrare il successo del primo raccolto a cui furono invitati anche gli indios. Ovviamente, questa storia è anche abbondantemente contestata: per fare solo un esempio, Judy Dow e Beverly Slapin – due studiose statunitensi – hanno pubblicato un libro in cui si parla del Thanksgiving e in cui si domandano se il mito non serva soltanto ad allontanare i sensi di colpa dell’uomo bianco per aver sottratto il continente ai nativi americani, i quali furono torturati ed uccisi.
Ai giorni nostri, comunque, il giorno del Ringraziamento è considerato un momento di festa per riunirsi con la propria famiglia. Il classico pasto di questa festa è composto dalla torta di zucca, salsa di mirtilli rossi e tacchino: e proprio il giorno prima della festa, avviene il National Thanksgiving Turkey Presentation, cioè la cerimonia in cui il Presidente, per l’appunto, concede la grazia ad alcuni animali.
Quest’anno, Obama – durante la cerimonia tenutasi nel giardino delle rose della Casa Bianca – ha salvato due volatili, che sono stati poi trasferiti in un recinto nella residenza di George Washington a Mount Vernon, dove i turisti possono andare a visitarli.
Si riaccende, però, anche la questione circa il massacro a cui vengono sottoposti milioni di tacchini durante le feste invernali; la PETA – People for the Ethical Treatment of Animals, organizzazione non-profit a sostegno dei diritti animali – il Beatle Paul McCartney – famoso vegetariano – e gli attivisti di tutto il mondo hanno lanciato un appello per invitare quante più persone possibile a rinunciare al classico tacchino: 300 milioni sono i tacchini allevati ogni anno, di cui 46 milioni vengono sacrificati solo in questo giorno ed altri 22 milioni per Natale.