Nonciclopedia chiude i battenti. Non avviene per mancanza di fondi o di lettori. Il sito web ad alto contenuto satirico si autosospende dopo la querela ricevuta da Vasco Rossi. Proprio lui, quello che parla sempre di libertà. Il più famoso rocker italiano non ha apprezzato la pagina a lui dedicata e – assistito dai suoi legali – ha deciso di rivolgersi alla giustizia. In seguito si è attivata la Polizia Postale.
Gli amministratori del gemello comico di Wikipedia hanno preso atto della volontà del cantante di Zocca e – temendo serie conseguenze economiche – si sono fatti fuori, decidendo di oscurarsi. Anche se in questo momento tutti i contenuti sono a disposizione per problemi tecnici. Così almeno si legge sul sito.
La notizia è stata subito ripresa da blog e quotidiani italiani. La pagina Facebook del quasi 60enne (che ha appena annunciato e poi smentito il suo ritiro dalla musica) è stata presa d’assalto da fans e detrattori. I commenti sono migliaia. La maggior parte dei navigatori si scaglia contro Vasco Rossi e gli dice di vergognarsi. Ma come – si chiedono in molti – proprio lui che nelle sue canzoni esalta la libertà ora vuole mettere a tacere la satira, che della libertà è una delle massime espressioni? Si attende la replica del rocker. Magari proprio su Facebook. E naturalmente tramite un clippino.