Arriva da Cuneo una notizia che crea un netto contrasto, quasi paradossale, con alcune precedenti dichiarazioni provenienti dal mondo politico. C’è infatti chi si è lamentato, dalle poltrone del parlamento, del fatto che “3.600 euro al mese son pochi per campare”, come ha fatto l’avvocato e deputato Maurizio Paniz. Quest’oggi veniamo invece a sapere di un pensionato di Borgo san Dalmazzo, nel cuneese, che ha tentato una rapina ad un ufficio postale dopo l’altro.
È un uomo di 85 anni ad aver tentato di rapinare due uffici postali di Cuneo, a viso scoperto ed armato di una pistola giocattolo. Nel primo ufficio, l’uomo è entrato ed ha, con agitazione, ordinato ad un impiegata di consegnargli quel che aveva in cassa. Tuttavia, la donna l’ha riconosciuto per averlo visto, in passato, ad elemosinare nella zona. In seguito al riconoscimento, l’impiegata ha guadagnato tempo ed è riuscita ad avvertire le forze dell’ordine.
Dato il primo tentativo fallito l’uomo non si è dato per vinto, si è messo in sella alla sua bicicletta e si è recato ad un secondo ufficio postale, questa volta quello centrale della città. Arrivato a destinazione l’uomo ha messo in atto la stessa scena, ma senza successo: l’impiegata, non convinta dall’atteggiamento e dall’età dell’uomo, ha pure lei temporeggiato facendo spazientire l’uomo. Fallito anche il secondo tentativo, l’uomo ha preso nuovamente la bicicletta per andare in direzione Borgo san Dalmazzo, ma trovando sulla sua strada i carabinieri che lo hanno portato in caserma.
La giustificazione dell’ottantacinquenne è di avere un bisogno disperato di soldi, a causa della sua scarsa pensione che non gli permette di mantenere sua moglie ed i parenti con cui condivide una piccola sistemazione.
Lodevole il gesto dei militari in caserma che, a quel punto, gli hanno offerto colazione e pranzo e l’hanno assistito per il resto della giornata.