In tanti in queste ore si stanno chiedendo per quale ragione non sia in programma la terza prova in occasione della Maturità 2025. Per decenni, infatti, ci siamo abituati a tre prove scritte, ma da un po’ di tempo a questa parte la situazione è cambiata, al punto che oggi sono diventati necessari alcuni chiarimenti in merito. Dopo aver approfondito aspetti inerenti la prima traccia venuta a galla mercoledì scorso a proposito della Musicofilia, come avrete notato con il nostro articolo, stamane tocca soffermarsi su un altro elemento che è giusto approfondire.
Alcuni chiarimenti relativi alla terza prova durante la Maturità 2025 non apparsa in calendario
Ci sono dunque approfondimenti necessari per quanto concerne la terza prova durante la Maturità 2025. Per quale motivo non appare in calendario? La cancellazione riguarda in buona sostanza decisione che risale al 2019. Esattamente sei anni fa, ancor prima dell’arrivo del Covid, si è deciso di inserire in calendario un test Invalsi per capire quali fossero le conoscenze dei candidati in materie ritenute più importanti sulla carta. Mi riferisco a discipline come italiano, matematica e inglese. Per farvela breve, il test si svolge al computer, come sempre in programma un paio di mesi prima rispetto all’inizio dell’Esame di Stato secondo Attualissimo.
In questo modo si spiega la cancellazione dell’appuntamento che, in linea puramente teorica, doveva essere in programma entro e non oltre l’inizio della prossima settimana, considerando la tradizione della terza prova. I tempi sono ristretti, e al posto delle risposte multiple avremo direttamente l’avvio dei colloqui orali. Alcuni istituti cominceranno già tra tre giorni, motivo per il quale entro 24 ore dovranno essere comunicati anche i voti delle prove scritte a detta di alcune fonti.
Dunque, sciolti tutti i dubbi relativi all’assenza della terza prova durante la Maturità 2025. Il format della Maturità 2025 prevede, come ormai consolidato, due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio orale.
La prima prova scritta, quella di italiano, manterrà la sua struttura, offrendo diverse tipologie testuali (analisi del testo, testo argomentativo, tema di attualità) per permettere agli studenti di esprimere le proprie capacità critiche e argomentative su tematiche diverse, dalla letteratura all’attualità. Si valuteranno non solo la conoscenza degli argomenti, ma anche la capacità di rielaborazione, di connessione tra ambiti disciplinari differenti e la padronanza linguistica.
La seconda prova scritta sarà come di consueto specifica per ogni indirizzo di studio. Saranno chiamate in causa le materie caratterizzanti il percorso di studi, permettendo di valutare le competenze acquisite dagli studenti nei rispettivi ambiti disciplinari. L’obiettivo è accertare la profondità della preparazione e la capacità di applicare le conoscenze a problemi complessi, simulando situazioni reali o affrontando quesiti specifici della disciplina.
Il colloquio orale, infine, rappresenterà il momento di sintesi del percorso quinquennale. Non sarà una semplice interrogazione, ma un’occasione per gli studenti di dialogare con la commissione, esponendo un percorso multidisciplinare ideato da loro stessi e ripercorrendo le esperienze significative del triennio, inclusi i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO)