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Napolitano: “Ci sono segni di ripresa, la politica eviti rotture”

Napolitano: “Ci sono segni di ripresa, la politica eviti rotture”

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto ieri alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale, e parlando agli oltre tremila studenti che hanno partecipato all’evento, si è soffermato principalmente sulla situazione economica, affermando: “L’economia e l’occupazione tardano a riprendersi, ma i primi segni di ripresa si vedono, e si riaffaccia la speranza di un nuovo, più solido sviluppo, su basi più giuste, dell’economia e della società. La politica faccia, attraverso il governo e il Parlamento, la sua parte, procedendo senza incertezze e tantomeno rotture, nel compiere le azioni necessarie”.

Il capo dello Stato ha poi rilevato come l‘istruzione sia uno “dei pilastri e degli assi portanti della nostra società”, e ha spiegato quindi che occorre investire in essa e nella ricerca anche per fronteggiare la disoccupazione: “Bisogna rafforzare l’istruzione a tutti i livelli, sviluppare la ricerca scientifica, rendere più elevata e moderna la formazione dei giovani attraverso tutti i canali, ciò è decisivo per superare la crisi, per combattere la disoccupazione, per competere nel mondo di oggi”. Napolitano ha notato che “la scuola negli ultimi anni” è stata oggetto di “rifiuti e tagli alla cieca”, tuttavia “il potenziamento del sistema scolastico là dove si presenta più debole è uno degli elementi del rinnovato impegno che l’attuale governo sta dedicando all‘istruzione”.

Però, ha aggiunto, “l’Italia purtroppo resta ancora indietro rispetto agli altri paesi avanzati, siamo agli ultimi posti dei paesi europei per il numero di quanti procedono negli studi: sono addirittura calate le iscrizioni alle università in concomitanza con la crisi economica”. Ciò può mettere a rischio “il progresso realizzatosi nel lungo periodo precedente”. Rivolto ai giovani presenti, Napolitano ha spiegato che “la sola risposta certa che si può dare alle vostre preoccupazioni per il futuro” riguardanti il lavoro è “formatevi e preparatevi nel miglior modo possibile”. Intanto il premier Letta, in missione in Canada, ha invitato gli alleati ad assumersi le loro responsabilità anche per il 2014: “La legge di stabilità sarà il passaggio chiave, il momento in cui chiameremo la coalizione ad assumersi gli impegni per il futuro, anche per il 2014” ha affermato, spiegando che vi sarà un “punto di discussione forte e importante e sono convinto che supereremo gli ostacoli che le fibrillazioni stanno portando nella politica interna”. Della stessa opinione anche il segretario del Pd Guglielmo Epifani, che, ospite di “Porta a Porta”, si è detto cautamente ottimista sulla tenuta del governo: “A determinate condizioni io penso che il governo possa andare avanti. Ma deve passare il nodo di Gordio che è la legge di stabilità e i provvedimenti da prendere” in materia economica “nel corso dell’anno” ha spiegato.

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