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Laurea honoris causa a Napolitano: proteste e lanci di uova da parte degli studenti

Laurea honoris causa a Napolitano: proteste e lanci di uova da parte degli studenti

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è giunto a Bologna dove gli sarà consegnata la laurea honoris causa in relazioni internazionali nell’aula universitaria di Santa Lucia. Già sono partiti numerosi corte di studenti in contestazione. Su alcuni striscioni c’è scritto: “Presidente Napolitano, la laurea te la diamo noi oggi”. Diversi blocchi di carabinieri e poliziotti stanno cercando di impedire il filtraggio della gente, ma al lancio di uova la Polizia ha caricato.

Oltre a uno striscione contro Napolitano e il ministro Profumo, alcuni ragazzi hanno portato anche dei cartelloni sui quali hanno riprodotto il disegno di una pergamena simboleggianti i diversi tipi di laurea che vorrebbero consegnare al Presidente, ribattezzato “Joe Napolitano”: una per il “disegno di legge Gelmini”, una per “il governo delle banche”, per le “politiche di austerity” e per “il bombardamento libico”. Il corteo degli studenti è partito da Piazza Venerdì, mentre un centinaio di studenti ha imboccato Via Petroni nel tentativo di aggirare i blocchi di Polizia che si trovavano in Via Castiglione. Dopo essere stati caricati in seguito al lancio di uova verso gli agenti, gli studenti stanno cercando di imboccare strade vicine in modo da giungere comunque nei pressi dell’aula Santa Lucia.

Nel frattempo il rettore dell’Università, Ivano Dionigi, pronunciando nell’aula magna di Santa Lucia la laudatio del presidente della Repubblica, ha dichiarato: “In questo difficilissimo momento egli continua, quasi biblicamente sperando contro ogni speranza, a ribadire la sua fiducia in quegli orizzonti europei in cui ha creduto fin dal suo ingresso nella vita pubblica. La sua azione costante si è sempre ispirata in questi anni ad una grande fiducia nelle arti razionali della politica che non deve smettere mai di guardare alla realtà per quel che essa è” ricordando il ruolo da sempre svolto da Giorgio Napolitano come rappresentante dell’Italia nella politica estera.

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