Equitalia continua a far danni. Sull’onda dei numerosi suicidi legati principalmente alla crisi economiche e alle cartelle di Equitalia che, recapitate a destinazione, innescano tragici meccanismi portando, nei casi più disperati all’estremo gesto, stamattina a Napoli pronta è arrivata la manifestazione contro il Fisco. I manifestanti hanno preso di mira la sede di Equitalia di Corso Meridionale del capoluogo campano, incendiando numerosi cassonetti che erano stati utilizzati per sbarrare la strada. Secchi di vernice rossa venivano gettati contro le mure dell’edificio, nel quale i manifestanti partenopei cercavano di entrare. A quel punto è intervenuta la polizia che, con agenti in tenuta antisommossa, è intervenuta spintonando e allontanando le persone.
Nel frattempo si sono udite anche due esplosioni, forse dovute a petardi o bombe carta. Mente le forze dell’ordine cercavano di aprire un varco al traffico veicolare, è iniziato contro gli stessi agenti un lancio di pietre da parte dei manifestanti con un nuovo tentativo di incursione negli uffici che ha costretto gli agenti a caricare ed Equitalia a chiudere le saracinesche. Il bilancio provvisorio parla di almeno 10 agenti medicati, mentre ingenti sarebbero i danni riportati dai mezzi della polizia a causa del lancio dei sanpietrini, delle uova e della vernice rossa.
Al momento la situazione sembra essere tornata alla calma e non ci sarebbero persone fermate o condotte in Questura, anche se indagini sono in corso per stabilire chi abbia innescato i violenti disordini che hanno poi condotto al ferimento degli agenti, grazie soprattutto alle telecamere presenti nella zona. Sembra che anche tra i partecipanti, circa 600, si registrino delle persone ferite. Secondo i manifestanti, gli incidenti e i disordini sarebbero scoppiati per il rifiuto dei responsabili di Equitalia di chiudere oggi gli uffici in segno di lutto per gli ultimi suicidi avvenuti nel napoletano, da ultimo quello di un imprenditore edile che si è tolto la vita sparandosi nel parcheggio del Santuario di Pompei.