Con 240 voti a favore, 176 voti contrari e 12 astenuti, è stato approvato alla Camera il decreto Minniti-Orlando sull’immigrazione del ministro dell’interno Marco Minniti e del ministro della giustizia Andrea Orlando. Nato per l’esigenza del governo di accelerare le procedure per l’esame dei ricorsi sulle domande d’asilo e per aumentare il tasso delle espulsioni di migranti irregolari, il decreto passerà presto al vaglio del Senato per essere trasformato in legge. Ma che cosa prevede esattamente?
Abolizione secondo grado di giudizio: viene abolito il secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo che hanno fatto ricorso contro un diniego: si passerà a un giudizio camerale senza udienza e senza possibilità di colloquio fra il giudice e il richiedente. E proprio l’abolizione del secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo e la cancellazione dell’udienza è uno dei punti più contestati.
CPR al posto dei Cie: al posto dei vecchi Cie vengono creati in ogni regione i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) per un totale di 1.600 posti in tutto, fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto. Queste strutture dovranno ospitare i migranti da rimandare in patria.
Tempi di ricorso su asilo più brevi: vengono tagliati e ridotti considerevolmente i tempo di trattazione delle domande di asilo che sono aumentate nel 2016 del 47% rispetto all’anno precedente. Saranno istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo.
Lavori di pubblica utilità: il nuovo decreto prevede anche la promozione dell’impiego di richiedenti asilo per lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, ad opera dei prefetti e in intesa con Comuni e Regioni.
Proroga sospensione tasse per Lampedusa: viene prorogata fino al 15 dicembre 2017 la sospensione dei versamenti tributari a favore dei contribuenti di Lampedusa.